Luzzi, badante infedele rapina anziano: presa in fuga col malloppo

Carlomagno

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carabinieri arresto donnaLUZZI (COSENZA) – Ha lasciato che il vecchietto che accudiva come badante si addormentasse, per poi lesta lesta prendere le chiavi della cassaforte, aprirla e asportare la bella cifra custodita all’interno: quasi 16 mila euro, insieme ad alcuni monili d’oro tra fedi, catenine e i ricordi di una vita dell’anziana vittima. Poi, per guadagnarsi la fuga lo ha chiuso a chiavi nella camera da letto, portandosele via.

L’ennesima incredibile storia arriva da Luzzi, centro a pochi chilometri da Cosenza. Protagonista una donna rumena di 49 anni arrestata dai carabinieri della compagnia di Rende con l’accusa di rapina impropria ai danni di un uomo di 87 anni.

Secondo quanto ricostruito, la donna per compiere il furto ha atteso come di consueto che l’anziano si addormentasse. Ha poi preso le chiavi della cassaforte svuotandola dei soldi e dell’oro, ma ha commesso un errore: porgere sul volto dell’anziano delle coperte con lo scopo di farlo addormentare pienamente e non fargli sentire rumori sospetti.

Un elemento che ha evidentemente insospettito il vecchietto che è rimasto in uno stato di dormiveglia. Quando ha sentito chiudere la porta a chiave, altro comportamento sospetto, ha aperto gli occhi, si è alzato dal letto, acceso le luci e ha notato con grande stupore e preoccupazione che era stato svaligiato.

In preda al panico e senza vie d’uscita, con il telefonino che aveva sul comodino l’anziano ha subito allertato i parenti che a loro volta hanno chiamato i carabinieri di Luzzi. Giunti subito sul posto, i militari si sono messi alla ricerca della donna rintracciandola a notte fonda molto distante da casa, mentre si stava allontanando con un borsone, segno che aveva pianificato tutto a tavolino.

Una volta bloccata e perquisita, il personale dell’Arma le ha rinvenuto addosso le chiavi di casa, quelle della cassaforte e tutto il malloppo (15.750 euro), che insieme all’oro è stato restituito all’anziano. La badante, le cui generalità non sono state diffuse in quanto incensurata, è stata trattenuta in camera di sicurezza presso la caserma di Rende in attesa di essere giudicata per direttissima.