Riace, il Riesame conferma ancora il divieto di dimora per Lucano

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Riace, il Riesame conferma ancora il divieto di dimora per LucanoL’ex sindaco di Riace, Domenico Lucano, dovrà restare ancora fuori dal suo paese. Lo ha deciso ancora una volta il Tribunale della libertà di Reggio Calabria rigettando una nuova istanza dei difensori di Lucano per la revoca nei suoi confronti del divieto di dimora a Riace, disposto quale misura alternativa all’arresto avvenuto lo scorso mese di ottobre per reati legati al sistema di accoglienza dei migranti. E’ la terza volta che il Tdl respinge l’istanza dei difensori.

La richiesta dei legali era motivata dal fatto che Lucano non è più sindaco, né è stato rieletto in Consiglio comunale, e non può, dunque, reiterare i reati che gli vengono contestati. Di parere contrario sarebbero stati i giudici del Riesame che temono invece che l’ex sindaco potrebbe ancora “interferire” con la gestione dei migranti.

Lucano è coinvolto nell’inchiesta della Procura di Locri, Xenia, nell’ambito della quale oggi, martedì 11 giugno, inizia il processo a suo carico e nei confronti di altre ventisei persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, truffa con danno patrimoniale per lo Stato, abuso d’ufficio, peculato, concussione, frode in pubbliche forniture, falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tutte ipotesi legate alla gestione dell’accoglienza dei migranti.