Operazione Koleos, si è costituito l’ultimo degli indagati

Carlomagno

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Si è costituito alla Polizia di Stato Antonio Mammoliti, di 34 anni, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Koleos”, in quanto ritenuto promotore ed organizzatore, insieme ad altri, di un’ associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, e considerato membro di spicco dell’omonima cosca operante sulla fascia ionica della Provincia di Reggio Calabria.

Antonio Mammoliti, fratello di Domenico e di Francesco, già coinvolti dalle misure cautelari, sentitosi braccato, si è consegnato volontariamente nelle mani degli investigatori del Commissariato di P.S. di Siderno, dopo che gli agenti si erano prodigati incessantemente al suo rintraccio all’indomani del blitz dello 22 luglio scorso nella Locride.

Gli agenti di Polizia unitamente a quelli della Squadra Mobile di Reggio Calabria avevano dato esecuzione, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di numerosi indagati all’esito di una corposa indagine diretta e coordinata dal Procuratore Aggiunto Giuseppe Lombardo, dai Sostituti Procuratori Diego Capece Minutolo e Alessandro Moffa, nata dalla ricerca del latitante Rocco Mammoliti e sviluppatasi poi con la ricostruzione di un importante traffico di cocaina gestito anche dalla famiglia Giorgi di San Luca, grazie al quale la sostanza stupefacente veniva esportata fino in Puglia e in Sicilia.

Le risultanze investigative avevano consentito di registrare nel periodo compreso fra il mese di ottobre dell’anno 2015 e quello di febbraio dell’anno 2016 la movimentazione di quasi 160 kg di cocaina per un valore all’ingrosso di circa 7 milioni di euro.

Antonio Mammoliti al termine degli atti di rito è stato condotto presso il carcere San Pietro di Reggio Calabria.