Si apre la crisi politica al Comune di Catanzaro dopo l’inchiesta della Procura che vede indagati 29 dei 32 consiglieri, accusati di truffa per i gettoni di presenza delle commissioni. Forza Italia ha annunciato le dimissioni dei propri assessori e consiglieri (8), anche eletti in liste civiche.
Dimissioni che vanno ad aggiungersi a quelle di tre esponenti di minoranza – già protocollate – e che potrebbero fare concludere prima del previsto la quarta consiliatura del sindaco Sergio Abramo, prima vicino a Forza Italia (partito con cui è stato eletto nel 2017) e adesso dato in avvicinamento alla Lega. Nella sua ultima visita a Catanzaro, Matteo Salvini è andato a trovarlo.
“Il clamore mediatico sull’inchiesta, per molti versi ingiusto e forzato da pregiudizi – afferma Forza Italia in un comunicato – indebolisce il ruolo del Consiglio. Chi aveva il dovere di difendere Comune e Consiglio, mettendoci la faccia, non lo ha fatto, preferendo alimentare con il silenzio la falsa immagine di una “separazione” dei ruoli, di un’Amministrazione fatta di buoni e cattivi. Forza Italia sottolinea con preoccupazione anche la paralisi politico-amministrativa degli ultimi mesi, determinata da un’ossessiva ricerca di spazi personali che ha sottratto energie ed impegno all’azione di governo”.
Il riferimento è proprio ad Abramo che nell’indagine non era stato indagato e non è intervenuto per difendere l’assemblea dall’inchiesta della magistratura, meglio nota come “Gettonopoli”. Secondo alcuni osservatori quello dei consiglieri azzurri è stato anche un “pretesto” per far cadere Abramo in quanto avvicinatosi alla Lega. Dietro la decisione politica di staccare la spina ad Abramo ci sarebbe il consigliere regionale forzista Mimmo Tallini.
Da quanto appreso, ci sarebbe in queste ore un vertice di maggioranza. Il sindaco Sergio Abramo starebbe cercando una maggioranza alternativa per proseguire la legislatura fino al 2022, cosa che appare al momento difficile. Se non dovesse riuscirci darà le sue dimissioni.