I 25 Comuni della cintura urbana di Cosenza, alimentati dall’acquedotto Abatemarco, saranno oggetto di un finanziamento ad hoc che anticipa le attività del soggetto gestore del servizio integrato.
E’ quanto emerso oggi nel corso della riunione in Prefettura, convocata al prefetto Gianfranco Tomao, sull’emergenza idrica dei Comuni dell’area urbana. Sorical ha evidenziato con dati, che ottemperando alle ordinanze dei Comune di Rende e Cosenza, si metterebbero in crisi gli altri 23 Comuni alimentati dallo stesso schema. Solo dopo una ricognizione delle dotazioni di ogni singolo Comune, sarà possibile rivedere la pianificazione delle erogazioni.
Regione, Sorical e Comuni si sono impegnate a mettere a disposizione i dati al tavolo tecnico coordinato anche dall’ Università della Calabria per sviluppare un progetto industriale per il Servizio Idrico Integrato.
“La siccità ha messo a nudo la grave crisi del sistema idropotabile”, afferma a fine riunione il Commissario di Sorical Luigi Incarnato. “Senza questa crisi – puntualizza Incarnato – non avremmo verificato che il sistema delle reti, sia per le perdite fisiche che amministrative, non consente di erogare in modo ottimale ai cittadini tutta l’acqua potabile disponibile”.
“Con il fondi messi a disposizione della Regione – spiega ancora Incarnato – si interverrà sia per efficientare il sistema e renderlo omogeneo in ogni Comune, sia investendo sulle reti di grande adduzione. La Sorical, nonostante la grave crisi finanziaria a causa dei crediti non riscossi dai Comuni, da mesi sta supportando gli enti intervenendo anche sulle reti interne”.
“All’Università della Calabria abbiamo messo a disposizione le nostre imprese per far rientrare l’emergenza facendo recuperare il 60% delle perdite. Interventi sono stati fatti anche a Montalto Uffugo. In questi giorni stiamo supportando Acque Potabili per migliorare l’erogazione a Rende e Castrolibero. Nonostante le piogge di questi giorni, l’emergenza non cesserà perché le sorgenti non stanno erogando maggiore acqua rispetto agli anni precedenti. Solo attraverso un uso ottimale delle risorse disponibili sarà possibile arginare i disagi per i cittadini”.