NAPOLI – Un provvedimento di sequestro preventivo per un ammontare di 1.117.598 euro , è stato emesso dal Gip presso il Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale procura, nei confronti di tre indagati per associazione per delinquere, truffa aggravata in danno degli enti previdenziali, reati finanziari ed impiego di denaro di provenienza illecita.
Il sequestro ha riguardato, in particolare, le quote di partecipazione di 5 società coinvolte a vario titolo nel contesto associativo, 20 conti correnti e libretti postali nonché svariati beni mobili nella piena disponibilità degli indagati.
Le indagini – spiega la procura guidata da Francesco Greco – hanno consentito di ricostruire il programma criminoso e i numerosi reati fine, tra cui centinaia di truffe, attuati da un’articolata associazione il cui scopo era di ideare e realizzare sofisticati meccanismi fraudolenti e, in particolare, truffe ai danni dell’Inps, mediante la simulazione di centinaia di assunzioni e licenziamenti di manodopera fittizia con successive indebite compensazioni con crediti inesistenti e, quindi, reimpiego di denaro di illecita provenienza in attività economiche.
Secondo gli esiti investigativi è emersa la simulazione di oltre 113 rapporti di lavoro nel settore edile Le aziende coinvolte – con cantieri in Campania, Umbria e Lazio – moltiplicavano le commesse ottenute, allo scopo di giustificare l’elevato numero di dipendenti strumentale alla perpetrazione della truffa.
Un ruolo di particolare spicco nell’associazione è stato ricoperto, secondo l’ipotesi accusatoria, da un 38enne di Frignano, gestore di fatto di tre società (aventi inesistenti sedi legali a Caserta, Villa di Briano e Frignano e intestate a prestanome) – che erano utilizzate per simulare assunzioni e licenziamenti di fittizi lavoratori al fine di creare artatamente l’apparenza dei presupposti necessari per l’erogazione di prestazioni previdenziali e assistenziali, indebitamente percepite dai richiedenti.
E’ stato inoltre accertato che all’Inps – che ha partecipato agli accertamenti con propri funzionari della sede di Caserta – è stato arrecato un danno patrimoniale quantificabile in 642.135,48 euro per prestazioni indebitamente percepite.
Ad eseguire il mandato della procura di Napoli Nord, sono stati i Carabinieri del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Napoli (Nucleo di Caserta e Nucleo Operativo di Napoli) – con l’ausilio dei reparti territoriali dell’Arma delle province di Caserta, Napoli e Arezzo.