
Aveva favorito la latitanza di Natale Trimboli, il presunto boss catturato nel gennaio 2015 nel reggino. Dopo la condanna, i Carabinieri della stazione di Molochio (Reggio Calabria) hanno notificato a Carmine Luci, 46 anni, un ordine di carcerazione per espiazione pena.
L’uomo, già finito in manette nel blitz del 2015, insieme ad altri due fiancheggiatori, dovrà scontare la pena di un anno, due mesi e 9 giorni di reclusione. L’ordine di carcerazione in regime domiciliare, è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi.
La latitanza di Natale Trimboli era terminata a Molochio il 20 gennaio 2015, quando fu catturato in un blitz dei Carabinieri della Compagnia di Taurianova, insieme a Luci e altri due. Trimboli, oggi 48enne originario di Platì, era latitante dal 2010 ed è ritenuto membro di spicco dei clan di ‘ndrangheta Trimboli – Marando, di Platì; organizzazione da tempo trapiantata anche in Piemonte: a Torino e provincia.
Sempre a Molochio, in Aspromonte, lo scorso 26 giugno 2016 fu catturato il superlatitante di ‘ndrangheta Ernesto Fazzalari, ritenuto per pericolosità criminale il secondo ricercato d’Italia dopo l’imprendibile Matteo Messina Denaro.