“Salutiamo con favore ed interesse le dichiarazioni del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che danno merito alla scelta di coraggio del Sen. Antonio Gentile”.
È quanto si legge in una nota de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, movimento presieduto da Giuseppe Graziano, già Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria.
“Rimaniamo consapevoli, infatti, che – prosegue la nota – anche in questo nuovo percorso politico saranno rappresentati i valori di quel patto leale su programmi e idee sottoscritto lo scorso novembre dallo stesso Gentile con Il Coraggio di Cambiare l’Italia. Un accordo che si fonda su obiettivi comuni e sul bisogno di rilanciare la partecipazione dal basso per un nuovo protagonismo democratico, basato sulla moderazione, sulla concertazione e sulla ricerca dell’eccellenza morale e tecnica. Sono queste le leve sulle quali si fonda il nostro movimento che oggi, ancor di più, insieme a Gentile e Berlusconi, si farà predicato del civismo riformista all’interno della grande casa liberal-moderata italiana”.
Giuseppe Graziano è da sempre avversario interno degli attuali “timonieri” azzurri e fuoriuscito da palazzo Campanella per un una lite giudiziaria vinta a novembre da Gianluca Gallo. L’invito di Gentile (che non si ricandida nel 2018) a votare per Berlusconi ha messo a soqquadro i già fragili equilibri interni e la nota di Graziano di sostegno alla scelta del senatore sembra dare inizio ad uno scontro di posizioni in vista delle prossime candidature in Parlamento, a Cosenza e provincia.
Da una parte il duo Jole Santelli-Roberto Occhiuto (acerrimi avversari dei fratelli Gentile), dall’altro il sottosegretario e il fratello Pino che controllano un bacino elettorale di tutto rispetto a Cosenza e hinterland. Cosa succederà da quì a qualche settimana è presto per dirlo, ma di certo non mancheranno sorprese, perché se sarà vero che il senatore non si ricandida è altrettanto vero che la “famiglia” non ha mai fatto da spettatore ad una competizione elettorale: per dire che ci sono sempre il figlio di Tonino, Andrea, e sua nipote Katia Gentile, figlia di Pino, ex vicesindaca di Cosenza e cacciata dal sindaco Occhiuto (Mario, fratello di Roberto) senza tanti complimenti.
Senza trascurare Ennio Morrone, per stare sempre su Cosenza, altro big elettorale di Forza Italia che con Occhiuto e Santelli ha sempre avuto vita difficile, e per il “re” della sanità cosentina è più facile trovare la quadra di una intesa coi Gentile che con gli attuali vertici regionali azzurri. Per Graziano sembrerebbe esserci una candidatura sicura sull’Alto Ionio, dove i voti ha dimostrato di saperli racimolare. Quelli che servono a Berlusconi per diventare il primo partito in Calabria, avendo al sicuro Piero Aiello e Baldo Esposito su Catanzaro e altri “big” nelle altre province. Poi il nome del cavaliere sul simbolo farà il resto come da vent’anni a questa parte.