E’ un italo-svizzero (calabrese di origine) il nuovo presidente della Fifa, la confederazione mondiale del calcio: si chiama Gianni Infantino ed ha ottenuto 115 voti, 11 in più della maggioranza assoluta del congresso, al secondo ballottaggio. Il suo rivale, lo sceicco Salman Al Kalifa, si è fermato a 88 preferenze.
Il dopo-Blatter è cominciato alle 9,45 a Zurigo con l’apertura del Congresso straordinario della Fifa da parte del presidente ad interim Issa Hayatou. In serata verrà eletto il nuovo presidente della Federcalcio mondiale. ”Nei scorsi mesi, la Fifa è stata troppo al centro dell’attenzione per motivi sbagliati. E’ venuto il tempo di parlare nuovamente della Fifa per i buoni motivi, ossia il calcio”, ha esordito Hayatou.
”Dobbiamo far passare le riforme ed, insieme al nuovo presidente che sarà eletto, lavorare insieme per un futuro brillante”. Il presidente del Cio, Thomas Bach, parlando ai delegati delle federazioni ha sottolineato che ”si tratta di un giorno straordinario per il vostro sport – avete la possibilità di ritrovare la credibilità ed al Cio sappiamo quel che ci vuole per centrare questo obiettivo. E’ un duro lavoro quotidiano ma sono certo che la Fifa saprà segnare il gol vincente”.
La prima parte del congresso, in mattinata, è stata dedicata alla presentazione ed al voto delle riforme della Fifa. A seguire, nel pomeriggio i discorsi dei cinque candidati alla presidenza (il principe Ali, Jerome Champagne, Gianni Infantino, lo sceicco Salman e Tokyo Sexwale) di una quindicina di minuti ciascuno. Si chiuderà quindi con l’elezione vera e propria.
Il congresso della Fifa ha approvato a larga maggioranza (89 per cento) a Zurigo tutte le riforme strutturali proposte sulla base dei lavori di un gruppo presieduto da François Carrard, ex-direttore del Cio. Dai prossimi mesi, quindi il comitato esecutivo cambia nome e si allarga a 37 membri. Il nuovo consiglio della Fifa, che conterà una maggior presenza femminile, si occuperà essenzialmente di decisioni strategiche sul calcio, mentre tutto il lato operativo (contratti tv, negoziati per gli sponsor) verrà svolto dall’amministrazione della Fifa per evitare i conflitti di interessi.
Fra le altre misure accettate, un maggior controllo dei flussi finanziari, cosi’ come dell’integrità dei membri della Fifa. Inoltre, e’ stabilito un limite a tre mandati di quattro anni per le funzioni dirigenziali. Cio’ riguarda ovviamente il presidente, ma anche i membri del futuro consiglio ed il segretario generale. Lo stipendio del presidente e di alti funzionari verrà reso pubblico.
L’insieme di queste misure è stato sottoposto in blocco al voto. E’ stato accettato da 179 federazioni e respinto da 22 mentre 6 delle 207 aventi diritto di voto (Indonesia e Kuwait sono attualmente squalificate) si sono astenute. Con l’89 per cento di si’, il traino di misure ha largamente superato il limite del 75 per cento necessario per le modifiche degli statuti della Fifa.
Nato in Svizzera da padre originario di Reggio Calabria e madre della Val Camonica in Lombardia, ha la doppia cittadinanza svizzera e italiana. Dopo essersi laureato in legge, è scritto sul suo profilo su Wikipedia, ed essere diventato avvocato, si è occupato di diritto sportivo. In uno dei suoi primi incarichi in ambito sportivo, è stato segretario del Centro Internazionale Studi Sportivi all’Università di Neuchâtel. Nel 2000 inizia a lavorare per la UEFA, nel 2004 diviene direttore della divisione Affari Legali e Licenze per club e vice segretario generale nel 2007.
Diviene segretario generale dell’UEFA nell’ottobre del 2009. Per conto dell’Uefa negli anni ha anche gestito i rapporti con entità politiche come la Commissione europea e il Consiglio europeo. È considerato molto vicino a Platini, di cui è stato stretto collaboratore. Sposato e padre di quattro figlie, parla diverse lingue: tedesco, italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.