Due consiglieri regionali della Calabria, Sebastiano “Sebi” Romeo, capogruppo del PD, e Alessandro Nicolò, eletto con Forza Italia, poi passato a Fratelli d’Italia, sono stati arrestati dalla Polizia nell’ambito di una inchiesta della DDA di Reggio Calabria che coinvolge altre 15 persone ritenute appartenenti alla cosca “Libri”, potente consorteria criminale egemone nella città dello Stretto.
Per Romeo sono stati disposti i domiciliari, mentre per Nicolò si sono aperte le porte del carcere. Indagato in stato di libertà, Demetrio Naccari Carlizzi, ex consigliere regionale del PD e cognato del sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, estraneo all’inchiesta.
Le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti, porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo, con l’aggravate dell’agevolazione mafiosa, tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.
L’operazione, in codice “Libro nero”, è stata condotta da circa 150 poliziotti che hanno arrestato anche due noti imprenditori del settore edilizio, immobiliare e della ristorazione, un avvocato penalista e un medico dentista ritenuti insieme a un politico regionale ritenuti organici alla cosca Libri. Effettuate diverse perquisizioni e operato diversi sequestri di beni.
La cosca Libri, secondo l’accusa, avrebbe svolto un ruolo “centrale” in occasione delle elezioni regionali del 2014. Secondo l’accusa, in quella tornata elettorale, la consorteria avrebbe convogliato parte del proprio cospicuo bacino di preferenze elettorali, in cambio di favori, verso un politico di Reggio Calabria poi eletto al Consiglio della Regione.