E’ il sud l’area del Paese col maggior numero di comuni sciolti sciolti per mafia. La Calabria detiene il primato con 70 enti commissariati dopo aver accertato le infiltrazioni mafiose. Il dato emerge da uno studio dell’associazione “Openpolis”.
In questa classifica la Calabria è seguita dalla Campania e dalla Sicilia, dove i Comuni sciolti per i condizionamenti della criminalità organizzata sono, rispettivamente, 52 e 43. Dallo studio emerge inoltre che il fenomeno dello scioglimento per mafia dei Comuni riguarda, soprattutto, il Mezzogiorno e Isole dove gli enti che hanno concluso anzitempo la loro attività a causa delle infiltrazioni mafiose rappresentano oltre il 97% del totale a livello nazionale, dal 2001 a oggi.
Tra i comuni sciolti per tre volte, quattro si trovano in Campania, altre 4 in Calabria e una in Sicilia. Tutti hanno avuto anche la proroga dell’amministrazione straordinaria. Uno di questi è Casal di Principe, dove oltre ai tre scioglimenti per criminalità organizzata, ce ne sono stati anche altri 6 per altri motivi.
Il 96,49% dei commissariamenti per mafia in Italia sono stati registrati tra Calabria (70 casi), Campania (52) e Sicilia (43). In tutto sono 8 le regioni coinvolte. Oltre alle tre menzionate, le altre sono Piemonte, Lazio, Liguria, Lombardia e Puglia. Il dato della Calabria, oltre a essere il più alto a livello nazionale, mostra anche un forte incremento nell’ultimo periodo. Dal 2001 al 2009 la regione aveva una media annua di 4,7 provvedimenti per mafia, mentre nei 4 anni successivi il dato risulta raddoppiato e si arriva a 8,2.