A distanza quasi 40 giorni, il mare continua a restituire i corpi delle vittime del naufragio del barcone carico di migranti avvenuto il 26 febbraio scorso davanti alla spiaggia di “Steccato” di Cutro, nel Crotonese.
Altri due cadaveri sono affiorati nelle acque ioniche portando il bilancio a 93 vittime accertate. Il primo è stato trovato e recuperato nel pomeriggio del 1 aprile sulla spiaggia in località “Santa Monica” della frazione “San Leonardo” di Cutro. Secondo quanto è emerso da un primo esame esterno, si tratterebbe di un giovane di circa 20 anni.
La seconda vittima, di età compresa tra i 20 ed i 25 anni, è stata trovata in avanzato stato di decomposizione a circa 60 miglia dalla costa italiana da una unità militare, una portaerei degli Stati Uniti, in navigazione nello Ionio. Appena giunta la segnalazione, una motovedetta della Guardia costiera della Capitaneria di porto di Crotone si è recata a recuperare il corpo.
Resta da stabilire se il cadavere sia tra quelli dei dispersi indicati dai sopravvissuti al naufragio (in tal caso ne resterebbero otto ancora da trovare) o sia tra quelli segnalati dai familiari che sapevano che si trovava a bordo del caicco naufragato a Cutro.La Polizia scientifica di Crotone eseguirà le comparazioni del dna per l’identificazione.
I corpi sono stati portati nel cimitero di Cutro, a disposizione della Procura della Repubblica di Crotone, titolare dell’inchiesta sul naufragio.