Beni per un valore di oltre 13 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Parma a Franco Gigliotti, imprenditore 53enne originario della provincia di Crotone, ma operante ormai da anni nel territorio della Provincia di Parma e già coinvolto in altre indagini anche sulla presenza della ‘ndrangheta in Emilia Romagna.
Il decreto di sequestro è stato emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bologna, ai sensi della normativa antimafia, su proposta congiunta del procuratore di Bologna Giuseppe Amato e del questore di Parma Massimo Macera. Gigliotti è considerato dagli inquirenti il punto di riferimento della consorteria ‘ndranghetistica cirotana e col tempo sarebbe diventato organico al clan.
Sigilli sono stati posti ad una ventina di immobili a Parma, alcuni a Riccione e all’Isola d’Elba, a numerosi terreni e immobili nel comune di Crucoli in provincia di Crotone, ma anche a società e quote di partecipazioni societarie, a Parma e in provincia di Crotone, a conti correnti bancari, autovetture e motoveicoli per un valore complessivo che supera i tredici milioni.
Il sequestro è stato realizzato anche con il supporto del Servizio centrale anticrimine della Polizia di Stato che ha seguito le operazioni di acquisizione e di materiale presa in possesso dei beni, unitamente alla divisione anticrimine della Questura di Parma e al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza.