
È atterrato poco dopo le 19 a Ciampino l’aereo di Stato con a bordo le salme dei nove italiani rimasti uccisi nell’attacco terroristico in un ristorante di Dacca, in Bangladesh. Ad accoglierle i familiari, il presidente della Repubblica Mattarella e il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
A bordo del Boeing 767 dell’Aeronautica Militare i feretri di Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Adele Puglisi, Nadia Benedetti, Cristian Rossi, Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli, Claudio Cappelli e Simona Monti, brutalmente assassinati dai terroristi nel Caffè di Dacca. A bordo del Jet era salito anche Gianni Boschetti, sopravvissuto alla strage e marito di una delle vittime, Claudia Maria D’Antona.
Scene strazianti per i parenti che si sono stretti tra loro in lacrime. Dopo una preghiera collettiva, tre religiosi hanno benedetto le bare una ad una. Uno dei tre sacerdoti, don Luca Monti, è fratello di Simona Monti, una delle vittime da poco incinta. Ha voluto essere lui a dare la benedizione al feretro.
Poi l’omaggio composto e commosso del Capo dello Stato e il ministro Gentiloni che ha voluto annunciare: “Ho preso con il presidente Mattarella l’impegno a nome del governo ad assicurare che i benefici previsti dalla legge per le vittime del terrorismo si applichino ai nostri caduti all’estero. È un impegno doveroso di fronte a episodi come quello della strage di Dacca”.