La Compagnia Carabinieri di Cosenza ha dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare personale emessa dal giudice presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 indagati (dei quali 2 in carcere, tre agli arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), poiché ritenuti responsabili di furti aggravati di veicoli e di connesse attività estorsive (c.d. cavallo di ritorno), consumati a Cosenza e in diverse località di questa provincia.
L’indagine – sviluppata dalla Sezione operativa dell’Arma bruzia, mediante attività di intercettazione e servizi di osservazione – ha permesso di disvelare come il gruppo criminale operasse con serialità attraverso collaudati rituali che prevedevano l’individuazione del mezzo da rubare, il reperimento di attrezzatura utile alla commissione del reato, la custodia del veicolo, oggetto di furto, in decentrati siti di stoccaggio, la successiva richiesta di denaro alla vittima quale ricatto per la restituzione del mezzo.
A cinque indagati è, infatti, contestato il reato associativo avendo costituito una stabile organizzazione, radicata in aerea ad alta densità criminale della città di Cosenza, con suddivisione
di ruoli, al fine di commettere furti aggravati di veicoli ed estorsioni a Cosenza e provincia, dall’anno 2023 con condotta perdurante. Sono stati 18 i furti documentati in un ristretto arco temporale e 3 le fattispecie estorsive correlate.
Nel corso dell’attività di indagine sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 3 persone, il 29 dicembre 2024, per tentato furto aggravato in concorso a Rende, una delle quali figura tra gli indagati sottoposti a regime carcerario e due agli arresti domiciliari.
Nel medesimo contesto operativo, sono state eseguite perquisizioni personali, domiciliari e locali a carico di ulteriori 8 indagati, ai quali è stato notificato l’invito a rendere interrogatorio preventivo”, come previsto dalla normativa.