Terrore a Cosenza: bandito rapina Bar Bruni e parte un colpo. E’ caccia all’autore

Carlomagno
Spara in aria, picchia baristi e rapina il Bar Bruni. E' caccia spietata
Il Bar Bruni a Cosenza

Ennesima e terrorizzante rapina a Cosenza. Un bandito col volto coperto e armato di pistola ha fatto irruzione domenica sera, poco dopo le 19, nel Bar Bruni di Viale Cosmai. Il rapinatore, sotto minaccia, si è fatto consegnare il denaro contenuto nelle casse.

Durante il colpo l’uomo ha percosso e ferito con il calcio della pistola alla testa il titolare e una ragazza dipendente del bar. Nel colpire i due, al bandito è partito accidentalmente un colpo di pistola che fortunatamente è andato a vuoto conficcandosi in una delle pareti del locale. Segno che il proiettile era in canna.

Terrorizzati, i presenti sono fuggiti dal locale. Qualcuno ha trovato riparo sotto i tavolini e dietro i divanetti del bar. Brutta e traumatica esperienza per i due feriti che sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del 118. Sul posto gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Cosenza che hanno avviato serrate indagini per risalire all’autore.

Testimoni avrebbero riferito che il malvivente dopo la rapina avrebbe raggiunto un complice che l’attendeva fuori, non è chiaro se in auto o in moto. Sia all’interno che all’esterno dell’esercizio sono installate telecamere.

Secondo quanto appreso, il bottino ammonterebbe a qualche migliaio di euro, forse duemila, denaro contenuto nelle casse del noto bar tabacchi ricevitoria. Il locale, molto frequentato da clienti e scommettitori, è suddiviso in due aree: una per tabacchi e scommesse, l’altra dedicata a lounge bar che i titolari lo hanno chiamato “Buddha Cafè”, dopo il trasferimento dall’altro lato di Viale Cosmai avvenuto qualche tempo addietro.

Quella di domenica è l’ennesima rapina che si registra tra Cosenza e Rende nell’arco di pochi mesi. Nel mirino banche, gioiellerie, locali e professionisti; senza contare i furti in danno di uffici, negozi, scuole e teatri. Una escalation criminale preoccupante che sembra non avere fine.