10 Dicembre 2024

Spaventa il Po, allarme ad Alessandria. Danni per 100 milioni in Liguria

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Il fiume Nava a Cisano
Il fiume Nava a Cisano (Savona) da Ansa/foto di Chiara Carenini

Cresce e spaventa il fiume Po dopo l’incessante pioggia degli ultimi giorni nelle regioni del Nord ovest. Il corso più grande d’Italia fa paura a Torino e in provincia di Cuneo. Le sue acque hanno invaso Cardè, ultimo comune della provincia di Cuneo, nel saluzzese, dove l’acqua ha abbattuto alcuni tralicci dell’elettricità creando disagi in tutta la zona. Allagate anche le campagne. Ieri era esondato il Tanaro, il secondo fiume piemontese dopo il Po. Enormi disagi si registrano in tutto il Piemonte e in Liguria. Restano problemi di viabilità con numerose strade chiuse a causa di frane.

Le ricerche di Sergio Biamino, il 70enne inghiottito dalle acque del rio Albona, a Perosa Argentina, in val Chisone, sono state sospese dai vigili del fuoco e dalla protezione civile, poco dopo le 13, per l’impossibilità di avvicinarsi alle acque impetuose del torrente Albona e del Chisone, di cui il rio è un affluente.

L’uomo è scivolato nell’acqua quando, assieme al figlio, stava cercando di mettere al riparo alcuni cavalli nella stalla. Biamino, a causa della scarsa visibilità, non si è accorto del terreno franato lungo l’argine del torrente ed è caduto in acqua.

E’ fallito il tentativo di recuperare uno dei due battelli trascinati contro il ponte di Piazza Vittorio, nel centro di Torino, dalla piena del Po. L’imbarcazione si è rovesciata su se stessa ed ha iniziato ad affondare infilandosi sotto una delle arcate del ponte.

La barca è stata trascinata via dalla corrente e si sta dirigendo verso il ponte di corso Regina Margherita. E’ invece riuscita la messa in sicurezza dell’altro battello. Prosegue intanto l’evacuazione di Moncalieri dove il Po ha allagato le strade per circa mezzo metro. I soccorritori utilizzano i gommoni per portare le persone al sicuro.

Paura ad Alessandria per l’arrivo della piena del Tanaro e del Po, attesa nelle prossime ore dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il Piemonte. Sugli argini dei fiumi in molti si fermano a osservare il defluire delle acque, rivivendo il dramma del 1994 quando mezza città finì sotto l’acqua. Nel quartiere Orti, all’epoca uno dei più colpiti con ben 14 morti, c’è poca gente in giro.

Intanto la Regione Liguria è in difficoltà dopo le piogge di ieri. La Regione chiede lo stato di emergenza per il maltempo che ha colpito soprattutto il Ponente. La Giunta presieduta da Giovanni Toti si è riunita con il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e sta formalizzando la richiesta ufficiale al governo. Non ci sono ancora stime definitive dei danni, ma prima della riunione l’assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi ha detto che ammontano a circa 100 milioni.


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