Le indagini per accertare le responsabilità sulla strage di turisti nel torrente Raganello dello scorso 20 agosto proseguono a ritmo serrato. Il Procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla ha convocato un vertice tra investigatori in Procura per fare il punto sulle indagini. Nel corso dell’incontro è stato stabilito un “cronoprogramma” per procedere alle verifiche tecniche sulle Gole del Raganello.
Il procuratore aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti con le ipotesi di omicidio e lesioni colpose, inondazione e omissioni di atti d’ufficio. Nei giorni scorsi i carabinieri avevano sequestrato l’area interessata dalla piena compreso anche il ponte del Diavolo, nel territorio del comune di Civita. Acquisita anche molta documentazione dai comuni del Pollino che hanno competenze sulle Gole. Nel mirino degli inquirenti ci sono soprattutto le tre allerte meteo diramate dalla protezione civile e del tutto ignorate.
Gli inquirenti, in attesa di poter effettuare i sopralluoghi sul luogo del disastro, starebbero lavorando anche per individuare possibili situazioni di accumulo di acqua piovane, fango e detriti vari, a monte delle gole, in grado poi di scatenare l’ondata di piena che ha travolto e ucciso i nove escursionisti più la guida che li accompagnava.