“Le regole di ingaggio le determina l’Europa e sono uguali per tutti i salvataggi. Bisogna sempre fare luce e fare indagini interne su qualsiasi cosa. Ma nessuno ha detto di non soccorrere persone in mare. Io in montagna ho salvato delle persone, mentre c’è chi parla sui giornali e che in vita sua non è andato mai a salvare nessuno”. Così il vice ministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi rispondendo ai cronisti sulla strage di migranti a Cutro, a margine di un convegno a Palermo.
“Io sono per fare chiarezza, chiunque andrà in Parlamento. Si vedranno tutte le cose ma non mi piace che qualcuno metta in discussione il fatto che le forze di soccorso italiane, che non dipendono dalla politica perché sono soccorritori in mare a prescindere. Se il problema è chi fa il ministro o il viceministro ne possiamo parlare, ma nessuno tocchi la Guardia costiera perché metteremmo in discussione un corpo che è ammirato a livello mondiale e vorrei venisse ammirato anche da questo Paese”, ha ribadito Rixi.
“Piantedosi è un prefetto e parla da prefetto, se fosse un politico parlerebbe da politico. Dall’inizio dell’anno abbiamo salvato più gente di tutte le altre nazioni del Mediterraneo messe insieme. Anche su questa situazione, la Grecia non è intervenuta per 4 giorni. Le segnalazioni sono state fatte, così come sono state fatte all’Italia e l’Italia ha provato a intervenire” ha aggiunto Rixi riferendosi alle parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi subito dopo il naufragio dei migranti a Cutro che hanno sollevato polemiche. Rixi ha aggiunto che il ministro Piantedosi gode “della massima fiducia”.