“È in atto, in questi ultimi mesi, un tentativo politico di mettere in cattiva luce l’Amministrazione comunale di Cosenza attraverso la gestione regionale dell’acqua. Tentativo che segue tanti altri casi di sabotaggio istituzionale da parte della Regione Calabria, come pure azioni più gravi che hanno l’obiettivo di farci fuori definitivamente”.
Ad affermarlo in una nota è il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in controreplica al commissario di Sorical Luigi Incarnato che sabato aveva indetto una conferenza stampa per rispondere agli attacchi del primo cittadino di Cosenza in merito alla carenza idrica in città. “Sorical spreca tanti soldi come un carrozzone politico”, attacca l’architetto.
“Che sia chiaro a tutti: la colpa della carenza idrica a Cosenza è addebitabile al cento per cento alla Sorical e alla Regione Calabria”. “Oltre alla diminuzione della portata dell’acqua da parte di Sorical alla nostra città, – spiega Occhiuto – occorre che si sappia che la Regione si era impegnata con noi in un accordo di programma che abbiamo sottoscritto inutilmente. Infatti, alla fine hanno aggiudicato una gara per la ricerca delle perdite e per la loro riparazione senza poi fare i lavori, e dunque adesso stiamo spendendo i soldi due volte in quanto si tratta di interventi che il Comune compie in maniera autonoma e che la Regione ha rifinanziato in un secondo momento”.
“Provo a chiarire direttamente alcuni punti sul tema – sottolinea Occhiuto – poiché questi signori investono molte risorse pubbliche sulla comunicazione (anziché sulla riparazione dei tubi, sic) influenzando i giornali e le tv, soprattutto quella di Stato e quelle più collegate al potere politico. Dunque:
1) Non è vero, come dicono questi signori della Sorical, che la crisi idrica in atto dipende dalle perdite della rete di distribuzione interna. Non è vero, per il semplice fatto che le perdite ci sono sempre state. Anzi è vero esattamente il contrario. A Cosenza prima della nostra Amministrazione si perdeva acqua dalle tubazioni in misura di oltre il 70% (fonte Sole 24 Ore); è così che abbiamo trovato, come ampiamente risaputo, lo stato della rete interna, proprio a causa della gestione dissennata di questi stessi signori che oggi hanno pure il coraggio di parlare. Noi, al contrario, appena insediati, come tutti ricorderanno, abbiamo avviato da subito lavori di efficientamento della rete realizzando un nuovo tratto dopo quarant’anni di inattività in questo senso. Abbiamo investito circa cinque milioni di euro rifacendo tutte le tubazioni nella parte est su viale della Repubblica, quella più sofferente, e allacciando alla fine un quinto di utenti cittadini alla nuova rete. Ed è così che con la nostra Amministrazione si sono addirittura ridotte le perdite dal 70% a circa il 50%.
2) Nonostante la riduzione della percentuale di acqua che si perde dalle tubazioni cittadine (circa 30 l/s in meno) si è verificata in questo periodo una crisi idrica per colpa della riduzione di fornitura Sorical, a Cosenza così come in tanti altri centri della provincia. I dati che questi signori forniscono sono falsati e non comparabili. Mettono a confronto medie stagionali (e perché non annuali, che sarebbero certamente inferiori?) con letture di erogazioni istantanee (anno 2016) che ovviamente non tengono conto delle decine di fermi dovute ad interruzioni di fornitura per riparazione sulla rete di adduzione e a riduzioni di portata. Inoltre si varia l’erogazione della fornitura in funzione della disponibilità di Sorical e dei loro intenti politici, causando in alcuni giorni e settimane, gravissime crisi e disagi ai cittadini. Non serve poi distribuire più acqua per alzare la media di erogazione in altri periodi quando non ci sarebbe necessità. È solo uno spreco. C’è un’Ordinanza Sindacale, che ora riproporrò, a seguito della quale si stabilisce che la fornitura deve essere mai inferiore a 311 l/s al giorno, ma in alcuni giorni ci avviciniamo ai 200 l/s, e in altri giorni ci sono interruzioni totali a causa di lavori sull’Abatemarco che svuotano completamente i serbatoi.
3) Ma c’è una cosa ancora più grave da dire. Anche per quanto riguarda la ricerca delle perdite e la riparazione delle rotture all’interno del territorio comunale è colpa della Regione e non del Comune, come falsamente si sta cercando di far credere. La stessa Regione infatti, successivamente ai lavori di efficientamento da noi direttamente realizzati, ha preteso di firmare un accordo in base al quale avrebbe dovuto realizzare direttamente lavori di manutenzione straordinaria delle reti idriche cittadine, così come nelle altre città capoluogo. Secondo gli accordi di programma sottoscritti con i Comuni era la Regione, quindi, che doveva realizzare gli interventi e non il Comune, ma non è riuscita neanche ad iniziare i lavori perdendo i finanziamenti del Por 2017/2013. Ora, probabilmente, verranno realizzate le opere in questo anno. Noi ovviamente abbiamo continuato in ogni caso le ordinarie attività di ricerca perdite e riparazione. Quindi a causa di ritardi e inadempienze regionali siamo costretti, per mitigare i disagi dei cittadini, a pagare ben due volte con risorse pubbliche (e ahimè di bilancio corrente comunale, nonostante i finanziamenti europei) le opere di ricerca delle perdite e di riparazione. E il paradosso è che oggi leggo sui giornali che la mancata attività di questo tipo sarebbe colpa del Comune (sic!).
4) Il progetto di cui sopra, per completezza di informazione, vale complessivamente circa 8 milioni di euro e prevede proprio la ricerca delle perdite e la riparazione delle condotte con la sostituzione di tratti nuovi. Progetto, finanziato con Por 2007/2013, redatto dal dipartimento LLpp della Regione, approvato con sottoscrizione di Accordo di Programma tra Regione e Comune. La gara, sopra soglia comunitaria, è stata bandita a fine 2014 e aggiudicata definitivamente a ottobre 2015 (sic) all’ATI Studio Lotti (Roma) capogruppo. C’era però il problema del periodo di eleggibilità delle spese sul Por 2007/2013 (al 31.12.2015) per cui il procedimento si è bloccato, in attesa di finanziamento sul Por 2014/2020 (doppio sic). Il decreto di ammissione a finanziamento a valere sul Por 2014/2020 è stato fatto a fine anno (30/12/2016)!!! (Triplo sic!) Ma ancora non è stato stipulato neanche il contratto con l’impresa Lotti! (Non so cosa dire di più (sic), ma allego la lettera di sollecito alla regione che ho ricevuto dall’impresa per conoscenza).
5) È falsa anche la dichiarazione che il Comune di Cosenza fa pagare l’acqua di più rispetto ad altri Comuni. Allego tabelle che dimostrano che a Cosenza l’’acqua si paga di meno che in ogni altra città della Calabria, e che siamo fra le città più economiche d’Italia. Mentre la Sorical ha aumentato spregiudicatamente e illegittimamente i costi (che impugneremo) negli ultimi anni e spreca tantissimi soldi pubblici (come un carrozzone politico) tant’è che il socio privato francese vuole cedere la quota per un valore simbolico. Da quello che mi dicono c’è il tentativo di ricapitalizzazione con ingresso di altri soci privati (presumo compari) e con i Comuni”.