La Protezione civile regionale ha promosso una riunione al Parco Archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia, in cui ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico sulla tutela dei beni culturali in caso di emergenza.
Alla riunione – informa una nota – hanno partecipato Carlo Tansi, dirigente della Uoa Protezione Civile; Domenico Schiava, dirigente del Settore Beni Cultuali, aree musei e beni archeologici della Regione Calabria; Carmine Gesualdo, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, i presidenti delle associazioni di volontariato di protezione civile “Garibaldina” e “Angeli della Sila”, specializzate in tutela dei beni culturali e l’arch. Roberto Principe.
Ad aprire la discussione è stato Salvatore Patania, Segretario Regionale del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo per la Regione Calabria, che ha espresso particolare apprezzamento per l’iniziativa promossa dalla Protezione Civile regionale, soprattutto alla luce dei noti eventi naturali che negli ultimi mesi hanno interessato il Centro Italia, e che hanno evidenziato l’elevata esposizione ai rischi naturali dell’immenso patrimonio culturale italiano.
Tansi ha ricordato che “la Calabria è la regione italiana più esposta ai rischi naturali, come dimostrano i numerosi terremoti verificatisi in passato e spesso di magnitudo ben più elevata di quelli che hanno sconvolto il Centro Italia, le alluvioni, le frane e i fenomeni di erosione costiera che coinvolgono ogni anno vaste porzioni del territorio calabrese, minacciando sia l’incolumità delle persone che l’integrità dei numerosi siti archeologici e di gran parte degli edifici che costituiscono l’inestimabile patrimonio di testimonianze storiche e culturali della regione”. I partecipanti hanno convenuto che la prima attività da promuovere è il censimento puntuale e la catalogazione informatica del patrimonio culturale e architettonico presente in Calabria.
La Protezione Civile ha messo a disposizione il nuovo portale informatico per la gestione delle emergenze in Calabria, in grado di incrociare queste informazioni sia con quelle provenienti dalla mappatura dei rischi sul territorio regionale, sia con quelle che si stanno acquisendo relativamente ai Piani di emergenza comunali. In tal modo sarà possibile avere, per ciascun sito censito, un quadro chiaro dell’esposizione al rischio in base al quale programmare gli interventi in emergenza.
Dalla discussione è nata anche l’esigenza di definire un Protocollo di Intesa tra i diversi Enti preposti alla salvaguardia dei beni culturali che abbia come obiettivo quello di definire un Piano Operativo di Intervento che fissi le azioni che ciascuno dovrà mettere in atto, in maniera sinergica, per mettere in sicurezza i beni esposti. È stato rimarcato, infine, il ruolo fondamentale che avranno le Associazioni di volontariato di protezione civile, che, opportunamente addestrate, potranno fornire un importantissimo aiuto in caso di emergenza per la mappatura e il censimento dei danni al patrimonio culturale.