Giustizia al collasso per carenze organico, Dieni (M5S) interroga Orlando

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Andrea Orlando
Andrea Orlando

«Il ministero della Giustizia deve fare tutto il necessario per far fronte alle carenze di organico degli uffici giudiziari calabresi». È quanto dichiara la deputata del M5S Federica Dieni, che sull’argomento ha anche presentato un’interrogazione parlamentare per conoscere la situazione relativa ai mille tirocinanti che, lo scorso marzo, furono selezionati tramite un bando pubblico finanziato dai fondi europei, la cui procedura risulta tuttora bloccata a causa della mancata autorizzazione del ministero della Giustizia guidato da Andrea Orlando. Che, secondo Dieni, «deve attivarsi per sbloccare al più presto le procedure relative al bando e, al contempo, per mitigare gli effetti della drammatica carenza di personale nei tribunali della regione».

La deputata 5 stelle continua: «Ovviamente, la burocrazia giudiziaria non può affidarsi esclusivamente alle professionalità dei tirocinanti. È infatti necessario che il ministero proceda al più presto a nuove assunzioni a tempo indeterminato. Attualmente si ha notizia di un solo concorso per assistente giudiziario per una copertura totale di circa 800 posti, troppo pochi rispetto alle esigenze reali. È necessario perciò che il ministero indica nuovi concorsi per altri profili professionali, che prevedano l’incremento sostanziale delle unità operative. Allo stesso tempo, è oltremodo urgente procedere alla riqualificazione del personale interno, in modo da migliorare sensibilmente la produttività degli apparati amministrativi, da cui dipende una più efficace amministrazione della giustizia».

«Negli uffici giudiziari italiani mancano circa 9mila dipendenti, ed è quindi superfluo sottolineare come una seria riforma del settore debba obbligatoriamente passare da un investimento pubblico per l’incremento del personale. Servono, quindi, azioni organiche che prevedano un aumento delle assunzioni in tutti i vari uffici che compongono i distretti giudiziari, altrimenti il rischio è che interventi sporadici e irrazionali possano apparire come il tentativo di mettere soltanto una pezza ai paurosi vuoti di organico dei tribunali calabresi e italiani».
«È altresì singolare – prosegue Dieni – la situazione nella quale si sono venuti a trovare i mille tirocinanti calabresi che, nelle intenzioni iniziali, avrebbero dovuto coadiuvare per due anni il personale amministrativo effettivo dei tribunali regionali».

Nella sua interrogazione al ministro Orlando, la parlamentare del M5S ricorda che «la Regione Calabria, a seguito di una specifica intesa sottoscritta con gli uffici giudiziari calabresi, ha pubblicato una manifestazione d’interesse in attuazione delle intese raggiunte da Regione Calabria, Corti di appello e Procure generali della Calabria, magistratura amministrativa e contabile e istituzioni assimilate, per la selezione di mille posti negli uffici giudiziari calabresi, destinati a percettori in deroga o disoccupati con pregressa esperienza formativa presso gli uffici giudiziari, per un percorso formativo di 2 anni, retribuito con una borsa lavoro mensile di 500 euro. Questa iniziativa risulta coperta da fondi europei che la Regione avrebbe dovuto utilizzare entro il 2016».

«Il ministro Orlando – conclude Dieni – deve spiegare se sia a conoscenza di questa incresciosa vicenda e per quale ragione il suo dicastero non abbia inteso finora intervenire per consentire il percorso formativo dei precari della giustizia».