Rapporto Dna: “Rapporto tra ‘ndrangheta, istituzioni e professionisti”

Carlomagno

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Rosy Bindi con il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti
Rosy Bindi con il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti (Ansa)

Alcune indagini “hanno rivelato un rapporto tra ‘ndrangheta, esponenti di rilievo delle Istituzioni e professionisti – legati anche ad organizzazioni massoniche ed ai Servizi segreti – di piena intraneità, al punto da giocare un ruolo di assoluto primo piano nelle scelte strategiche dell’associazione, facendo parte di una ‘struttura riservata’ di comando”.

E’ quanto si legge nella relazione della Dna presentata dal procuratore Franco Roberti e dalla presidente dell’Antimafia Rosy Bindi. La Dna evidenzia anche come la ‘ndrangheta sia “presente in tutti i settori nevralgici della politica, dell’amministrazione pubblica e dell’economia, creando le condizioni per un arricchimento anche intercettando importanti flussi economici pubblici ad ogni livello”.

La ‘ndrangheta, inoltre, “è presente in quasi tutte le regioni nonché in vari Stati” e “appare ormai compiuta l’infiltrazione nei paesi del Nord America. ‘Ndrangheta che continua a mantenere il “predominio assoluto” nel narcotraffico.