Svolta nell’omicidio Ranieri, fermato presunto killer Mario Riccelli

Il movente sarebbe legato a una serie di arretrati sul fitto di casa. Il presunto killer ha sparato tre colpi di pistola alla testa di Antonio Ranieri al culmine del litigio. Poi ha simulato una rapina

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

La stradina dell'omicidio ranieriSvolta nelle indagini per l’omicidio di Antonio Ranieri, il pensionato 79enne ucciso ieri mattina tra Montauro e Stalettì, nel catanzarese. I Carabinieri della Compagnia di Soverato, all’esito delle attività info-investigative hanno fermato il presunto autore dell’omicidio. Si tratta di Mario Riccelli, 64enne, incensurato di Montauro (Catanzaro). Il decreto di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sulla scorta delle indagini dei militari.

Le indagini, condotte dai militari del nucleo operativo e radiomobile e dalla stazione di Gasperina, con la collaborazione dei colleghi del comando provinciale di Catanzaro, hanno consentito di ricostruire tutte le fasi del delitto, avvenuto alle 11:30 circa di ieri, accertandone anche il movente, riconducibile a futili motivi.

Secondo quanto ricostruito Riccelli, irritato dalle continue richieste della vittima dovute al protratto mancato pagamento del canone di locazione, avrebbe improvvisamente estratto una pistola Beretta calibro 7,65 – legalmente detenuta e di cui era stata dichiarata falsamente la cessione a terzi – esplodendo all’indirizzo di Ranieri tre colpi di pistola alla testa.

A seguito di ciò, il presunto assassino avrebbe poi subito sottratto il cellulare e il porta documenti di Ranieri, simulando così una rapina, con l’obiettivo di inquinare la scena del crimine e depistare le indagini.

Le successive perquisizioni personali, veicolari e domiciliari, eseguite nei confronti del principale sospettato, hanno consentito di corroborare il quadro indiziario, in virtù del rinvenimento dell’arma del delitto, occultata all’interno del materasso della camera da letto, e del cellulare della vittima, individuato nel vano batteria dell’autovettura Fiat Uno di Mario Riccelli.

Infine, nel corso di un rastrellamento operato nelle aree circostanti, è stato ritrovato anche il porta documenti di Ranieri, abbandonato nella vegetazione durante la fuga.
Il materiale è stato sottoposto a sequestro e trattenuto presso il Reparto operante, in attesa dell’invio al Ris di Messina per agli accertamenti di rito.

Mario Riccelli, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Catanzaro-Siano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.