Rapporto Bankitalia, economia calabrese soffocata dalla ‘ndrangheta

Carlomagno

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banca dItalia catanzaro“In Calabria registriamo un andamento congiunturale positivo che si basa comunque su una situazione strutturale di divario rispetto al resto del Paese e del Mezzogiorno”. Lo ha affermato il direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia, Sergio Magarelli, commentando con i giornalisti il rapporto periodico sull’economia calabrese curato dall’istituto. P

Pesa in negativo, fra gli altri fattori, il ruolo della criminalità organizzata. “La Calabria – ha aggiunto Magarelli – ha ancora un pesante divario da colmare, che la pone come Sud del Sud, sia nelle strutture materiali che in quelle immateriali. Divario ulteriormente acuito e non solo a causa dell’eredità della crisi, che possiamo dire è alle spalle. Questi strascichi ancora mordono le imprese, le famiglie, in maniera molto consistente il tessuto economico e sociale della regione. E particolarmente nelle parti più delicate: nei giovani, nelle donne, che si affacciano al mondo del lavoro, nelle famiglie i cui indicatori di povertà sono piuttosto elevati. Noi – ha sostenuto – non diamo ricette, ma osservazioni e indicazioni analitiche che chi ha la potestà e il dovere di prendere decisioni può se vuole utilizzare. Colmare questi divari è un dovere delle strutture dello Stato ma credo anche sia uno dei primi obiettivi. Si può fare – ha spiegato -potenziando la dotazione infrastrutturale, sia quella materiale che quella immateriale.”

A parere di Magarelli “quello che deve essere corretto è l’effetto distorsivo dei trasferimenti dell’economia, non sempre frutto dell’azione efficace della pubblica amministrazione, sovente condizionata dalla presenza pervasiva di quella che è una grande zona oscura dell’economia illegale governata dalle consorterie criminali. Una situazione – ha rilevato il direttore della filiale calabrese della Banca d’Italia – che trasmette una visione distorta anche dal punto di vista sociale che lo Stato deve sovvertire. Uno dei primi passi a cui assistiamo è la grande azione delle forze dell’ordine delle autorità di governo contro la criminalità organizzata ed economica che va in questa direzione.

Ripresa calabrese si consolida ma resta insufficiente

La ripresa dell’economia calabrese c’è e si consolida, pur rimanendo ancora insufficiente a colmare la caduta registrata durante la crisi. A confermarlo – al netto di elementi negativi che fanno sentire la loro influenza – sono i dati contenuti nella nota congiunturale di aggiornamento dell’economia in Calabria stilata da Bankitalia con riferimento al primo semestre 2018.

“L’analisi che presentiamo oggi – ha detto Magarelli – pone in evidenza indicatori positivi e segnali di recupero come una migliore redditività delle imprese, l’export che cresce, l’aumento dei livelli occupazionali e le aspettative favorevoli degli operatori per il futuro. Possiamo dunque dire che la crisi è passata? Se il Paese se l’è lasciata alle spalle, la Calabria soffre ancora di alcuni strascichi ereditati dalla fase negativa. Così come pesano il divario infrastrutturale, materiale e immateriale, la presenza e l’influenza negativa delle consorterie criminali e, ancora, la diaspora quasi biblica dei giovani soprattutto quelli più qualificati che hanno lasciato la regione”.

A fronte di questo, secondo quanto evidenzia il report di Bankitalia, va rilevato che la produzione industriale ha continuato ad espandersi in linea con l’anno precedente ad eccezione del settore delle costruzioni all’interno del quale la fase negativa non si è ancora interrotta, soprattutto in stretta connessione con la debolezza del comparto delle opere pubbliche. Sono aumentati in prestiti bancari alle imprese, anche se in misura contenuta, e, nel complesso, il rapporto tra disponibilità liquide e debito a breve delle aziende ha raggiunto livelli storicamente elevati.

Nel primo semestre dell’anno è cresciuta l’occupazione, soprattutto quella autonoma mentre nel lavoro dipendente l’aumento ha riguardato i contratti a termine. Stabile il tasso di disoccupazione. E’ migliorata nettamente la qualità del credito mentre il tasso di deterioramento dei prestiti è risultato inferiore a quello pre-crisi. Si è rafforzata, inoltre, l’espansione dei depositi bancari segnando una crescita dei conti correnti. Anche il calo dei depositi a scadenza determinata, in atto dal 2005, si è interrotto.

Bankitalia: In Calabria occupazione in recupero

E’ cresciuta dell’1,9% l’occupazione in Calabria nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2017, emerge dall’Indagine congiunturale sul primo semestre 2018 di Bankitalia che cita la rilevazione Istat. Il dato è superiore a quello nazionale che si ferma all’1,2%. Il numero di occupati in regione, in recupero dal 2016 – rileva Bankitalia – rimane tuttavia ancora sensibilmente inferiore rispetto ai valori pre-crisi. La crescita dell’occupazione ha riguardato in prevalenza i lavoratori autonomi. Con riferimento al lavoro dipendente nel settore privato non agricolo, i dati Inps segnalano che, nel primo semestre, le assunzioni al netto delle cessazioni sono risultate inferiori rispetto allo stesso periodo del 2017.

L’incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato è ulteriormente scesa (al 24% perdendo quattro punti percentuali dal 28 dello stesso periodo del 2017. Tra i nuovi contratti stabili, il 27% ha beneficiato di sgravi contributivi, soprattutto quelli previsti dal programma “occupazione Sud” (era stato il 24% nel corrispondente periodo del 2017). Nel primo semestre dell’anno – riferisce il report della filiale calabrese di Bankitalia – il tasso di occupazione delle persone con 15-64 anni di età è aumentato al 40,8 per cento (dal 40,1 dello stesso periodo del 2017). Per effetto di quanti risultano in cerca di impiego, il tasso di attività è salito al 53%, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 22,5. Le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni (Cig) sono diminuite del 19,5%, mentre la componente ordinaria è leggermente salita.

Fiducia tra i consumatori

Resiste ilil clima di fiducia che si registra tra i consumatori calabresi, rileva Bankitalia che indica nella crescita del fatturato delle imprese del commercio la riprova dell’andamento moderatamente positivo dei consumi delle famiglie.