Processo “Jonny”, 65 condanne. 17 anni e 4 mesi a Leonardo Sacco

Diciotto assoluzioni e due prescritti. Pena pesante per l'ex governatore regionale delle Misericordie, considerato il terminale affaristico delle cosche di Isola Capo Rizzuto

Carlomagno

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Il gup di Catanzaro Carmela Tedesco ha inflitto 65 condanne, dai 6 mesi a 20 anni di reclusione, agli imputati coinvolti nel procedimento denominato “Jonny”, istruito dalla Dda di Catanzaro con un’operazione culminata nel maggio 2017 con decine di arresti, contro appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto. In manette finirono il parroco del paese e il capo della Fraternita Misericordia.

Al centro dell’inchiesta l’ingerenza del crimine organizzato all’interno del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, gestito dalla Confraternita delle Misericordie.

Il giudice ha condannato a 17 anni e 4 mesi l’ex governatore regionale delle Misericordie, Leonardo Sacco, considerato il terminale affaristico delle cosche di Isola Capo Rizzuto.

Le accuse vanno dall’associazione mafiosa, all’estorsione, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazione ai danni dello Stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e altri reati di natura fiscale. Diciotto le persone assolte e non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di due imputati.