1 Aprile 2023

‘Ndrangheta e Cosa Nostra, dieci arresti a Milano

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La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo lombardo, sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diverse persone ritenute responsabili, a vario titolo, di diversi reati tra cui l’associazione a delinquere di stampo mafioso e il traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno fatto emergere le attività della Locale di ‘ndrangheta di Pioltello (Milano), feudo indiscusso delle famiglie Maiolo e Manno e atti criminali di un altro soggetto riferibile alla famiglia di Cosa Nostra di Pietraperzia (Enna) collegata ai Rinzivillo.

I reati contestati, oltre all’associazione a delinquere e al traffico di stupefacenti, sono quelli di tentata estorsione, tentato omicidio, ricettazione, porto illegale di armi, furto aggravato, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, intestazione fittizia e coercizione elettorale, usura, tutti aggravati dalle modalità mafiose.

Il presunto boss della locale di ‘ndrangheta di Pioltello, Cosimo Maiolo, tra i 10 arrestati nel blitz di oggi della Polizia, avrebbe fatto “campagna elettorale” nel 2021 a favore del candidato sindaco per il centrodestra della cittadina Claudio Fina (non eletto) organizzando “un banchetto elettorale” anche per “l’aspirante assessore all’urbanistica Marcello Menni” e “invitando” le comunità di albanesi e pakistani a “votare per Fina e Menni”, anche loro accusati “in concorso” di coercizione elettorale con aggravante mafiosa.

Emerge dall’ordinanza del gip di Milano Fabrizio Filice nell’inchiesta del pm Paolo Storari.

Gli indagati per ‘ndrangheta volevano lucrare sui morti Covid

L’indagine della Squadra Mobile di Milano che ha portato a dieci arresti per ‘ndrangheta ha dimostrato come l’attività non si fosse fermata nemmeno durante il covid.

Anzi, nel corso di una conversazione intercettata, uno dei figli del reggente della Locale di ‘ndrangheta di Pioltello, intuendo la possibilità di lucrare sul fenomeno del trasporto delle salme delle vittime del virus, mentre alla televisione scorrevano le immagini della colonna di salme trasportate dall’Esercito, spiegava come, attraverso una società intestata a un prestanome e l’emissione di false fatture, avrebbe potuto ottenere guadagni illeciti nel settore del trasporto feretri.


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