Il Tar del Lazio annulla scioglimento per mafia di Lamezia e Gioiosa

Carlomagno

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comune lamezia termeIl Tar Lazio, in distinti provvedimenti, ha annullato lo scioglimento dei Comuni di Lamezia Terme e Gioiosa Jonica decisi dal Governo nel 2017 per infiltrazioni mafiose. Per i giudici, “gli atti gravati non sono riusciti ad evidenziare, per assenza di univocità e concretezza delle evidenze utilizzate, la ricorrenza di un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi, tale da compromettere il buon andamento o l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali in quanto tesa a favorire o a non contrastare la penetrazione della suddetta criminalità nell’apparato amministrativo”.

“Riscattato l’onore di una Città”, scrive sui social l’ex sindaco Paolo Mascaro. “Merito di una Magistratura che ha combattuto e combatte la criminalità debellandola e sconfiggendola, di una Comunità che ha contrastato e contrasta quotidianamente il malaffare, di tante donne e uomini liberi che dedicano e sacrificano, con coraggio e passione, la loro vita per il territorio che amano”.

Stessa decisione per Comune di Marina di Gioiosa Jonica

La prima sezione del Tar del Lazio (Ivo Correale presidente facente funzioni, Roberta Cicchese consigliere, Lucia Maria Brancatelli estensore) ha accolto il ricorso annullando lo scioglimento del Comune di Marina di Gioiosa Jonica deciso dal governo nel 2017 per infiltrazioni mafiose. Sindaco all’epoca dello scioglimento era l’avvocato Domenico Vestito, che ora tornerà a guidare il Comune fino alle elezioni in primavera. Vestito era stato eletto sindaco nel 2013 supportato dalla lista civica “Libertà è partecipazione”. Il Comune di Marina di Gioiosa Jonica era stato sciolto anche nel 2011, sempre per presunte per infiltrazioni mafiose.