Evade dai domiciliari due volte in pochi giorni, in carcere l’uomo della “Fuga da Alcatraz”

Ennesima fuga a Soverato di un 40enne. Questa volta era uscito di casa per picchiare il fratello dell'ex compagna. Stava per scappare all'estero. I carabinieri lo hanno rintracciato e condotto dritto in cella

Carlomagno

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Era stato arrestato pochi giorni fa dopo essere evaso dai domiciliari con un escamotage che somigliava molto ad una scena del film “Fuga da Alcatraz”. Sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari è ancora evaso per andare a picchiare il fratello dell’ex compagna e poi tentare di scappare all’estero, ma è stato ancora una volta rintracciato dai carabinieri. Questa volta per S.M.D., badante di 40 anni, di Soverato, si sono aperte le celle del carcere.

Nella precedente evasione era fuggito disponendo sotto le coperte una sagoma di cuscini per far credere che era a letto, ingannando la persona che doveva accudire, ma non i carabinieri che lo hanno trovato per strada in sella ad una bici. Leggi

L’uomo, questa volta è evaso e si è recato presso l’oratorio salesiano e, senza alcun apparente motivo, ha aggredito violentemente il fratello della ex convivente. A questo punto, l’ex cognato dell’aggressore si è dato alla fuga per cercare di limitare i danni, rifugiandosi presso la vicina caserma dei Carabinieri, dove ha raccontato i dettagli dell’evento.

I militari hanno attivato le ricerche del soggetto e, dopo averlo individuato presso la sua abitazione, lo hanno portato in caserma per le formalità di rito. Nella circostanza, all’atto della perquisizione veniva trovato in possesso di un porta documenti, con all’interno un biglietto nominativo del pullman in partenza da lì a poco per Roma, nonché altri appunti con l’indicazione degli orari per la tratta area Roma Ciampino-Bratislava; inoltre, nei pressi della porta d’ingresso, erano presenti due valigie, ulteriore conferma del programmato allontanamento dal luogo di detenzione. La Prima Sezione Penale presso il Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere.