Caso Bergamini, il gip decide per riesumare la salma. Nominati i periti

Carlomagno

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Denis Bergamini
Denis Bergamini

CASTROVILLARI (COSENZA) – La salma di Denis Bergamini, il giocatore del Cosenza originario di Argenta (Ferrara) la cui morte, avvenuta il 19 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico (Cosenza), venne attribuita a suicidio, sarà riesumata.

Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Castrovillari, Teresa Riggio, nel corso dell’incidente probatorio svoltosi stamattina, in accoglimento della richiesta del Procuratore della Repubblica, Eugenio Facciolla, che nelle settimane scorse aveva riaperto l’inchiesta sulla morte di Bergamini, a suo tempo archiviata come suicidio.

Il procuratore Facciolla ritiene che la morte di Denis Bergamini non sarebbe stata dovuta a suicidio, e cioè che il giocatore si sarebbe fatto travolgere da un camion in transito lungo la statale 106 Jonica, come finora si è ritenuto, ma sia stata provocata da un “omicidio aggravato premeditato in concorso”.

La principale indagata per la morte di Denis, che al tempo aveva soli 27 anni, è la sua ex fidanzata Isabella Internò che quel giorno, nell’89, si trovava da sola con il calciatore. La donna si è sempre detta estranea. Indagato anche Raffaele Pisano, l’autista del camion sotto cui è stato rinvenuto il cadavere del calciatore.

La riesumazione della stella del Cosenza Calcio, è stata fissata dal Gip per il 10 luglio prossimo. Il giudice ha anche nominato i periti medico-legali che analizzeranno i resti del giocatore.