Controlli dei carabinieri a Rende, 5 arresti e 21 denunce

Carlomagno

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controlli notturni carabinieri di RendeI Carabinieri della Compagnia di Rende hanno arrestato in distinte attività 5 persone su ordine del tribunale di Cosenza per i reati, a vario titolo, di “estorsione, stalking, evasione ed aggravamento per violazione agli obblighi della detenzione domiciliare”. Inoltre, nell’ambito del controllo del territorio, sono state denunciate 21 persone a vario titolo per “guida in stato di ebbrezza, minacce e diffamazione, truffa on-line, lesioni personali, furto di energia elettrica, attentato alla sicurezza degli impianti del gas furto e truffa, evasione, gestione illecita di rifiuti e guida senza patente”. Nel corso dei servizi, i militari hanno infine segnalato alla prefettura due consumatori di droga e ritirato tre patenti di guida.

I militari di San Pietro in Guarano, hanno arrestato un 44enne cosentino e un 33enne di Lamezia Terme, già in regime di detenzione domiciliare presso una comunità terapeutica di Castiglione Cosentino per reiterate violazioni delle prescrizioni impostegli poiché più volte sorpresi a far l’uso di sostanze stupefacenti all’interno della comunità. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Cosenza.

In cella è finito anche un 33enne di Acri, arrestato due volte nel giro di poche ore: le accuse sono di stalking e sequestro di persona, nonché per evasione. L’uomo per futili motivi scaturiti dal termine della relazione sentimentale con una giovane donna di Acri, dal mese di gennaio 2018, secondo l’accusa, perseguitava la ex con continue chiamate e messaggi ed in un’occasione la rinchiudeva all’interno della propria abitazione impedendole di uscire per un’intera giornata.

Reato per cui l’autorità giudiziaria bruzia ha emesso nei suoi confronti una misura cautelare ai domiciliari. Ma nell’ambito di controlli di routine, i carabinieri del posto lo hanno sorpreso in una piazza centrale di Acri mentre prendeva un caffè con alcuni amici, per cui sono scattate le manette per evasione e la traduzione nella casa circondariale cosentina.

Altre due persone di 39 anni, uno di Montalto Uffugo, l’altro di Nocera Inferiore sono finite in carcere per il reato di estorsione e violazioni di obblighi. Il primo aveva compiuto un’estorsione nel febbraio 2018 ai danni di un giovane di Montalto, il secondo agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica di San Benedetto Ullano, è stato più volte sorpreso a far l’uso di sostanze stupefacenti all’interno della comunità terapeutica.