Emergenza abitativa, Giudiceandrea (DP): “Problema molto sentito”

Sulle occupazioni il consigliere regionale ha rassicurato che il presidente Oliverio ha preso a cuore il problema "Sono sicuro che si troverà la soluzione migliore".

Carlomagno

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Emergenza abitativa, Giudiceandrea (DP): "Problema molto sentito"
Giuseppe Giudiceandrea

“L’emergenza abitativa a Cosenza e nella sua area urbana è un problema molto sentito. Le istituzioni sono obbligate ad intervenire per dare risposte a chi vive questo dramma quotidianamente”. Lo dice il consigliere regionale e capogruppo di Democratici e Progressisti Giueppe Giudiceandrea.

“Cento persone, circa quaranta nuclei familiari che sono costretti a occupare una casa in cui vivere sono sintomo di un malessere reale che li ha portati a intraprendere questa strada perché non avevano alternative – continua il consigliere regionale – Tuttavia non va dimenticato che la strada principale da percorrere è quella delle graduatorie, insieme ad una azione di censimento del patrimonio immobiliare sottoutilizzo o utilizzato impropriamente, dove ci sono tante altre famiglie che attendono da anni un tetto da avere sopra la propria testa. Sono due facce della stessa medaglia”.

“In merito alle occupazioni di Cosenza, nello stabile di via Savoia e nell’ex Hotel Centrale – continua Giuseppe Giudiceandrea – la Regione Calabria, con il presidente Mario Oliverio su tutti, ha preso a cuore un problema non semplice che in queste ore diventa sempre più complesso ma sono sicuro che si troverà la soluzione migliore per tutti”.

“Chiedo alle istituzioni, al prefetto di Cosenza Paola Galeone in primis, di riunire tutti i protagonisti di questa vicenda per evitare gli sgomberi ordinati dal Ministro dell’Interno in attesa di trovare una soluzione. Allo stesso tempo lancio una proposta ai Comuni, a cominciare dal mio, Casali del Manco: se ogni Comune dell’area urbana mettesse a disposizione un bene per l’emergenza abitativa riusciremmo a trovare una soluzione per chi vive in condizioni di bisogno. Una soluzione pratica e umanitaria che, a mio parere, sembra essere l’unica percorribile al momento. Sono sicuro che gli amministratori di Casali del Manco, e di altri Comuni, non resteranno sordi a questo dramma”.