Nessuna risposta per i precari, si dimette sindaco del Cosentino

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Manifestazione Lsu Lpu ad AmendolaraIl sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, si è dimesso in segno di solidarietà con i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e per protestare “contro la mancanza di risposte certe da parte del Governo sulla questione dei precari”.

Ciminelli, insieme ad un gruppo di Lsu e Lpu, ha poi effettuato, sempre in segno di protesta, un presidio lungo la statale 106 jonica a causa del quale il traffico ha registrato rallentamenti. “Ho deciso di partecipare alla protesta – ha detto Ciminelli – da semplice cittadino e lavoratore al fianco dei lavoratori”. Ciminelli ha anche invitato “tutti i sindaci calabresi a dimettersi in segno di solidarietà con i lavoratori Lsu e Lpu”.

I sindacati a sostegno dei precari

“Nonostante gli impegni del governo, attraverso il ministro Barbara Lezzi e le rassicurazioni del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, a tutt’oggi, la maggioranza e il Governo, non hanno presentato l’emendamento in favore dei 4500 lavoratori Lsu Lpu della Calabria”. Lo scrivono, in una nota unitaria, i segretari generali della Cgil, Angelo Sposato, della Cisl, Tonino Russo, e della Uil, Santo Biondo.

“Un fatto grave, che rischia di lasciare a casa 4500 famiglie. Al momento – evidenziano Sposato, Russo e Biondo – risulta presentato il solo emendamento delle minoranze. Non si può continuare ad assistere ad impegni attraverso i social, chat segrete e messaggini, nel costante disprezzo degli organi istituzionali e delle forze sociali, dicendo bugie ai lavoratori”.