Manna: “Proporremo candidatura Cosenza-Rende capitale della cultura”

"Le due città hanno un patrimonio culturale, artistico e scientifico unico nel Mezzogiorno". Il 4 maggio a Rende arriveranno 60 opere di fama internazionale

Carlomagno

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Manna: “Proporremo, al prossimo bando, la candidatura univoca delle città di Cosenza e Rende a capitale della cultura europea”. Lo afferma il Sindaco di Rende, Marcello Manna.

“Le due città – spiega – hanno un patrimonio culturale, artistico e scientifico che rappresenta un unicum nel Mezzogiorno e che deve diventare motivo di sviluppo per tutto il comprensorio. Come arricchimento della nostra dotazione culturale, peraltro, il 4 maggio la Città di Rende riceverà sessanta opere di fama internazionale.

Seguendo l’esempio di Matera e Plovdiv (Città della Bulgaria, altra capitale della cultura 2019, ndr) l’area di Cosenza-Rende – dice Manna – avrebbe tutti i requisiti per ambire a questo prestigioso riconoscimento”.

Secondo il sindaco di Rende “la presenza delle tracce di tutte le civiltà storiche, la testimonianza dell’arte contemporanea, un’università che è centro di ricerca e di sperimentazione all’avanguardia sono fattori che possono tranquillamente dare dignità a una candidatura che formalizzeremo non appena si apriranno i relativi termini dei bandi nazionali”.

“Per la Calabria – conclude Manna -sarebbe uno straordinario volano di crescita sostenibile e turistica e confidiamo di poter avere un sostegno ampio per un’idea che non è avveniristica e che impegnerà le future generazioni”.

Come avanzare la candidatura e come funziona

Le “Capitali europee della Cultura” rientrano in progetto della Commissione europea che finora, in trentanni, ha “premiato” oltre 50 città europee e non.

Designazione delle capitali europee della Cultura negli stati membri dell’Ue

Sei anni prima dell’anno della nomina, gli Stati membri ospiti selezionati pubblicano un invito a presentare candidature, – è scritto sul sito della commissione europea – in genere attraverso il proprio ministero della Cultura. Le città interessate a partecipare al concorso devono presentare una proposta.

Le domande presentate sono esaminate sulla base di una serie di criteri stabiliti in una fase di preselezione condotta da una giuria di esperti indipendenti del settore della cultura. La giuria opera una prima selezione delle città, che sono invitate a presentare domande più dettagliate.

La giuria si riunisce nuovamente per valutare le domande definitive e raccomanda una città per paese ospitante. A questo punto la città prescelta è ufficialmente designata Capitale europea della cultura.

La Commissione ha il compito di garantire che le norme stabilite a livello dell’UE siano rispettate nel corso di tutta la procedura.

Dalla designazione all’attuazione…

Le capitali europee della cultura sono ufficialmente designate quattro anni prima dell’anno in cui saranno capitali della cultura. Un così lungo anticipo è necessario per pianificare e preparare un evento di tale complessità. Nel corso di questi quattro anni la giuria, con il sostegno della Commissione europea, svolge un ruolo permanente di sostegno alle capitali europee della cultura sotto forma di consulenze, orientamento e monitoraggio dei preparativi.

Al termine di questo periodo di monitoraggio, la giuria valuterà l’opportunità di raccomandare o meno l’assegnazione da parte della Commissione europea del premio Melina Mercouri (attualmente pari a 1,5 milioni di euro, finanziati dal programma dell’UE Europa creativa).

…E alla valutazione dei risultati

Ogni anno la Commissione europea pubblica una relazione di valutazione sui risultati delle manifestazioni “Capitale europea della cultura” dell’anno precedente. A partire dal 2019 saranno le capitali stesse a elaborare la propria valutazione, che sarà poi trasmessa alla Commissione entro la fine dell’anno successivo a quello della nomina.

Le capitali europee della cultura già designate fino al 2022 sono:

• 2019 – Plovdiv (Bulgaria) e Matera (Italia)

• 2020 – Fiume (Croazia) e Galway (Irlanda)

• 2021 – Timișoara (Romania), Elefsina (Grecia) e Novi Sad (Serbia, paese candidato)

• 2022 – Kaunas (Lituania) ed Esch (Lussemburgo)

Il concorso per il titolo di Capitale europea della cultura 2023 si svolge in Ungheria con la riunione di selezione finale a dicembre 2018. Nel 2017 l’Estonia e l’Austria hanno pubblicato inviti a presentare candidature per lanciare il concorso per il titolo di Capitale europea della cultura 2024 e le loro riunioni di preselezione si terranno rispettivamente a fine 2018 e inizio 2019. Lo scorso settembre la Germania ha pubblicato il proprio invito per lanciare il concorso per il titolo di Capitale europea della cultura 2025, mentre la Slovenia dovrebbe fare altrettanto entro la fine di quest’anno.

L’elenco cronologico degli Stati membri che possono ospitare la manifestazione dal 2020 al 2033 è già noto. È incluso nell’allegato alla decisione adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio ad aprile 2014.

Questo nuovo quadro, modificato da una recente decisione del Parlamento europeo e del Consiglio, consente a una città di un paese candidato, di un potenziale candidato all’adesione all’UE o di un paese dell’Associazione europea di libero scambio che è parte dell’accordo sullo Spazio economico europeo (i cosiddetti paesi EFTA/SEE) di detenere il titolo ogni tre anni. Queste città saranno selezionate attraverso un concorso generale, il che significa che città di paesi diversi possono competere tra loro. Il prossimo concorso di questo tipo è stato lanciato per il titolo di Capitale europea della cultura 2024 con una preselezione che si terrà a novembre 2018.

Le città che intendono partecipare in futuro devono attendere l’annuncio di un concorso nel proprio paese e successivamente compilare e presentare una proposta in risposta all’invito a presentare candidature pubblicato dall’autorità responsabile del concorso (in genere il ministero della Cultura).