Sgominata banda di narcos vicini al clan Presta: 45 indagati tra cui 36 arresti. NOMI E VIDEO

L'organizzazione, composta da presunti narcos è attiva nella Valle dell'Esaro i cui capi sono ritenuti vicini al clan di 'ndrangheta guidato da Franco Presta di Roggiano Gravina

Carlomagno

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E’ di 36 arresti e nove misure personali il bilancio di una vasta operazione antidroga della Polizia di Stato, in provincia di Cosenza, che ha eseguito un provvedimento del giudice, richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nei confronti di presunti componenti di un’associazione armata, finalizzata al traffico e allo spaccio di droga, operante nei comuni della Valle dell’Esaro, con a capo soggetti che gravitano nel contesto della ‘ndrangheta attiva sul territorio. Sono stati decine i poliziotti impegnati all’alba nell’operazione chiamata in codice “Valle dell’Esaro”.

Il provvedimento rappresenta la conclusione di un’articolata indagine, condotta dalla Polizia di Stato sotto il coordinamento della D.D.A. di Catanzaro, che ha consentito di individuare un’organizzazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, ben ramificata e operante nel territorio dell’intera Valle dell’Esaro facente capo ad esponenti della famiglia Presta, grazie al legame con Francesco Presta, detto Franco, ritenuta storica figura del contesto della ‘ndrangheta cosentina, egemone sul territorio.

Il sodalizio controllava il territorio di riferimento, nello specifico tra i comuni di Tarsia, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Acri, esercitando il proprio potere mediante la capillare e asfissiante imposizione dei propri spacciatori nelle varie piazze di spaccio, nonché di quella dei canali di approvvigionamento e rifornimento della sostanza stupefacente; in particolare la cocaina veniva reperita da fornitori reggini vicini alle cosche di Platì.

Le indagini hanno altresì consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio e di procedere a sequestri di stupefacente di vario tipo, e arresti in flagranza di reato, in distinte occasioni.

E’ stata poi ricostruita, in diverse circostanze, la disponibilità, da parte degli esponenti dell’associazione, di armi da fuoco, anche da guerra, nonché la perpetrazione di reati contro il patrimonio causati da insolvenze nel pagamento delle varie di partite di stupefacente approvvigionato.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelati personali, grazie agli accertamenti effettuati dal personale specializzato della IV Divisione del Servizio Centrale Operativoè stata altresì data esecuzione ad un articolato provvedimento di sequestro preventivo avente ad oggetto terreni, edifici e beni (2 imprese individuali e 32 immobili) riconducibili ad alcuni degli indagati, in particolare Francesco Ciliberti, Antonio Presta, Giuseppe Presta e Roberto Presta, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, nonché al sequestro di 3 autovetture.

Custodia cautelare in carcere

  1. Armando Antonucci, nato il 1988 a Tarsia
  2. Sergio Cassiano, classe 1974, di Terranova di Sibari
  3. Francesco Ciliberti, (1984), di San Lorenzo del Vallo
  4. Cristian Ferraro (1981), di Spezzano Albanese
  5. Michele Fusaro, (1989), di Spezzano Albanese
  6. Fabio Giannelli, (1988), di Roggiano Gravina
  7. Antonio Giannetta, (1965), di Oppido Mamertina
  8. Luigi Gioiello, (1985), di San Marco Argentano
  9. Roberto Iantorno, (1989), di Spezzano Albanese
  10. Mauro Marsico, (1975), di Roggiano Gravina
  11. Attilio Martorelli, (1972), di Roggiano Gravina
  12. Massimo Orsini, (1985), di Roggiano Gravina
  13. Mario Palermo (1988), di Roggiano Gravina
  14. Marco Patitucci, (1986), di Roggiano Gravina
  15. Antonio Presta, (1963), di Roggiano Gravina
  16. Giuseppe Presta (1987), di Roggiano Gravina
  17. Roberto Presta, (1977), di Roggiano Gravina
  18. Giovanni Sangineto (1966), di Castrovillari
  19. Costantino Scorza (1954), di San Lorenzo del Vallo
  20. Mario Sollazzo, (1986), di Roggiano Gravina

Arresti domiciliari

  1. Lorenzo Arciuolo, (1981), di Roggiano Gravina
  2. Alessandro Avenoso, (1980), di Tarsia
  3. Domenico Cesare Cardamone, (1961), di Rossano
  4. Rocco D’Agostino, (1991), di Roggiano Gravina
  5. Damiano Diodati, (1987), di Terranova di Sibari
  6. Gianpaolo Ferraro, (1980), di Acri
  7. Roberto Eugenio Gallo, (1966), di San Marco Argentano
  8. Giovanni Garofalo, (1986), di Paola
  9. Remo Graziadio, (1991), di Roggiano Gravina
  10. Erik Grillo, (1994), di Lungro
  11. Francesco Iantorno (1978), di Spezzano Albanese
  12. Francesco Iantorno, (1984), di Spezzano Albanese
  13. Antonio Orsini, (1971), di Roggiano Gravina
  14. Filippo Orsino, (1989), di Roggiano Gravina
  15. Vincenzo Santamaria, (1980), di Tarsia
  16. Raffaele Sollazzo, (1994), di Mottafollone

Obbligo di dimora

    1. Domenico Caputo, (1977), di Mendicino
    2. Giuseppe Ferraro, (1990), di Acri
    3. Cristian Garita, (1974), di Altomonte
    4. Salvatore Miraglia, (1972), di Roggiano Gravina
    5. Antonio Pacifico (1956), di Roggiano Gravina
    6. Giuseppe Palermo, (1993), di Roggiano Gravina
    7. Giovanni Domenico Petta, (1978), di San Marco Argentano

Obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria

    1. Massimiliano Mungo, (1972), di San Marco Argentano
    2. Sandro Vomero (1971) di Roggiano Gravina

GUARDA IL VIDEO

Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga. A molti indagati sono stati contestati, inoltre, i reati di estorsione, ricettazione, porto e detenzione abusive di armi.

Il blitz, autorizzato dal gip distrettuale, è stato condotto dal Servizio centrale operativo e dalle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro, supportati da pattuglie di diversi Reparti prevenzione crimine, nonché dalle Squadre mobili delle Questure di Reggio Calabria, Monza-Brianza, Viterbo e L’Aquila, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, con il procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e il sostituto Alessandro Riello.