Mattiello vuole Matacena: “Da Emirati sì a estradizione”

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Amadeo Matacena Davide Mattiello
Amadeo Matacena e Davide Mattiello

Gli Emirati Arabi hanno ratificato il trattato di cooperazione giudiziaria e di estradizione con l’Italia. A renderlo noto è il deputato Pd Davide Mattiello, che da tempo chiede la ratifica, da parte del Parlamento italiano, di questo Trattato che consentirebbe il rientro in Italia dei latitanti fuggiti negli Emirati. “L’Italia non ha ancora ratificato quel trattato – dice Mattiello – che brutta figura”.

“Nessuna delle spiegazioni che dal marzo 2016 il Governo ha dato sulla questione tiene più, nemmeno le perplessità manifestate dal Quirinale sulla pena di morte: l’accordo firmato dal Ministro Orlando nel settembre del 2015 è in tutto simile a quello che abbiamo con altri Paesi che contemplano la pena di morte, come gli USA”.

Tra gli italiani che hanno trovato rifugio negli Emirati (alcuni con condanne definitive altri non), vi sono l’ex parlamentare Amedeo Matacena, l’ex ad di Eutelia, Samuele Landi, il costruttore Andrea Nucera e la compagna, e perfino il superboss del narcotraffico Raffaele Imperiale.

Tra i due una “sfida infinita” – Non è la prima volta che il Pd Mattiello interviene per far “rientrare” Matacena in Italia da Dubai, dove si trova. Il parlamentare dem ha sempre fatto sapere che al suo rientro gli avrebbe fatto avere “protezione”, ma l’ex deputato di Fi non si è mai fidato. Teme, come ha più volte ribadito, per la sua vita.