Scoperto a Reggio laboratorio di droghe sintetiche, due arresti

Carlomagno

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Un sofisticato laboratorio artigianale per la produzione di droghe sintetiche e allucinogene è stato scoperto dai finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria in un esercizio commerciale nella città dello Stretto. Arrestati due fratelli di 31 e 28 anni.

I militari dopo una attività investigativa hanno deciso di fare una perquisizione presso l’abitazione del 31enne, A.L.B., ritenendo, anche in ragione dei suoi precedenti specifici, che potesse detenere, ai fini dello spaccio, della sostanza stupefacente.

Durante le prime operazioni di perquisizione, i finanzieri hanno rinvenuto e posto sotto sequestro circa 50 grammi di marijuana, oltre dieci grammi di funghi allucinogeni, oltre 11 grammi di pastiglie e capsule gastro-resistenti contenenti amfetamina, 2 bilancini di precisione e due tritaerba.

Rinvenuta inoltre una busta postale aperta proveniente da Amsterdam (Olanda), priva dell’indicazione del mittente e indirizzata all’esercizio commerciale presso il quale A.L.B. prestava la sua attività lavorativa.

Un’altra pattuglia delle Fiamme Gialle reggine ha poi effettuato una seconda perquisizione presso la sede del suddetto esercizio commerciale, trovando e sequestrando un fungo allucinogeno, un bilancino di precisione e 400 euro in contanti, ritenuti essere provento di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, quindi, viste anche le dichiarazioni rese dal soggetto, nonché il nervosismo manifestato dal fratello, presente alle operazioni di perquisizione dell’esercizio commerciale, estendevano le attività anche nei confronti di quest’ultimo.

Da ulteriori perquisizioni presso le abitazioni nella disponibilità del ventottenne, L.F.L.B., è stato rinvenuto un vero e proprio laboratorio di produzione di droghe sintetiche, funghi allucinogeni e smart drugs.

Scoperti e sequestrati oltre 90 grammi di marijuana, oltre 170 grammi di funghi allucinogeni, 3 involucri contenenti delle spore di funghi allucinogeni, un kit di coltivazione per funghi allucinogeni, una pastiglia di derivati dell’oppio, tre bilancini di precisione oltre 600 euro in contanti, nonché un ingente quantitativo di altre sostanze che, consapevolmente miscelate tra loro, possono essere utilizzate per la produzione di sostanze stupefacenti.

Questa ipotesi investigativa, avallata dal rinvenimento di materiale di coltivazione di funghi allucinogeni e di produzione di droghe sintetiche, consentiva di ipotizzare, unitamente alla circostanza del ritrovamento della menzionata busta postale aperta proveniente da Amsterdam (Olanda), che le sostanze illecite fossero acquistate dai Paesi Bassi.

Venivano infatti ispezionati (e successivamente sequestrati) i dispositivi elettronici in uso ai due fratelli, sui quali veniva ritrovata la cronologia degli ordini online effettuati dai soggetti, aventi a oggetto sostanze provenienti dall’Olanda.

Al termine delle operazioni, i due sono stati arrestati in flagranza di reato e posti agli arresti domiciliari, così come disposto dal pm di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, arresti già convalidati.

Durante la perquisizione dell’esercizio commerciale, a conduzione familiare, dove A.L.B. prestava la propria attività lavorativa, è stato inoltre accertato che presso il magazzino fosse detenuta diversa merce in stato di alterazione e di cattiva conservazione, in violazione della normativa igienico-sanitaria relativa alla produzione e alla vendita di sostanze alimentari e di bevande. A seguito dell’interessamento dei competenti funzionari della locale Azienda Sanitaria Provinciale, tutto il materiale da pasticceria veniva posto sotto sequestro e si procedeva alla denuncia a piede libero di altre due persone soggetti.

L’operazione è stata denominata “Smetto quando voglio”, e prende spunto dall’omonimo film del 2014 perché i soggetti coinvolti nella presente operazione, esattamente come i protagonisti dell’opera cinematografica, si dedicavano in proprio alla produzione, oltre che allo spaccio, di sofisticate smart drugs.