‘Ndrangheta, condannati e arrestati 10 persone del ‘Mandamento Jonico’

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito stamane un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Locri su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria a carico di 10 persone ritenute affiliate a diverse consorterie criminali del territorio della Locride.

I destinatari del provvedimento sono già stati condannati dal Tribunale il 22 giugno 2020 a conclusione del procedimento penale scaturito a seguito dell’operazione di Polizia “Mandamento Jonico”, poiché ritenuti responsabili di aver fatto parte di una associazione di tipo mafioso operante sull’intero territorio nazionale, allo scopo di commettere reati in materia di armi, contro il patrimonio, la vita e l’incolumità individuale, nonché in materia di commercio di sostanze stupefacenti, estorsioni, usure, furti, abusivo esercizio di attività finanziaria, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche.

In carcere sono finiti
Roberto Aguì, di 49 anni, condannato in primo grado alla pena di 13 anni e 6 mesi di reclusione;
Domenico Gullì, (35), già condannato 9 anni di reclusione, ritenuto appartenere alla locale di Melito Porto Salvo;
Carmelo Gaetano Ietto, (74), 20 anni di reclusione;
Giovanni Manglaviti, (56), di Bovalino, 19 anni di reclusione, ritenuto colpevole del reato di associazione a delinquere di tipo mafioso;
Giuseppe Marvelli, (67), 24 anni di reclusione, ritenuto responsabile della locale di Natile di Careri;
Paolo Marvelli, (32), 12 anni di reclusione;
Antonio Pelle, (33), 14 anni e 8 mesi di reclusione;
Tommaso Pasquale Romeo, (72), 12 anni di reclusione;
Tonino Scipione, (41), 9 anni di reclusione;

Ai domiciliari è finito Filippo Santanna di 70 anni, 9 anni di reclusione.