Brogli alle elezioni di Reggio, altri indagati. Nuovo arresto per Castorina

Oltre del consigliere comunale, che è pure ex componente del direttivo nazionale del Partito democratico, gli altri indagati fanno parte del suo entourage. C'è anche un funzionario amministrativo.

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Nuovo arresto per Antonino Castorina, consigliere comunale di Reggio Calabria, nel secondo troncone dell’inchiesta sui brogli elettorali alle elezioni comunali del 20 e 21 settembre 2020. La Digos della Polizia di Stato di Reggio Calabria ha eseguito un’ordinanza di cautelare a carico di sei persone, cinque ai domiciliari e un provvedimento di sospensione dall’esercizio pubblico.

I sei sono indagati, a vario titolo, per alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio. I provvedimenti sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Stefania Rachele su richiesta del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dei sostituti Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo.

Oltre a Castorina, che è pure ex componente del direttivo nazionale del Partito democratico, gli altri indagati fanno parte del suo entourage e c’è anche un funzionario amministrativo. A vario titolo sono accusati di diverse ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio.

Si tratta dei soggetti avrebbero aiutato il consigliere comunale nel reperire le copie delle tessere elettorali che poi sono state utilizzate per far risultare il voto degli anziani che non si sono mai recati al seggio. L’indagine di oggi è il risultato dei riscontri alle dichiarazioni del presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre assieme a Castorina.

Ai pm e al gip che lo hanno sentito durante l’interrogatorio di garanzia, infatti, Giustra ha raccontato come è stato nominato presidente di seggio ma anche che c’era un vero e proprio “accordo con Castorina”. Proprio l’esponente politico gli aveva consegnato la nomina direttamente nella sua segreteria il venerdì prima delle elezioni. Una persona incontrata all’interno della segreteria di Castorina, invece, sempre secondo il racconto di Giustra, gli avrebbe dato una lista di nomi di anziani con i rispettivi numeri di duplicati delle tessere elettorali che egli avrebbe dovuto inserire nel registro del seggio.

Arresti domiciliari 

Antonino Castorina, consigliere comunale del Comune di Reggio Calabria (già per la stessa causa sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dal 14.12.2020), indagato per ulteriori ipotesi di reati elettorali, nonché in concorso per abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico.

Francesco Laganà, consigliere comunale nel comune di Calanna, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Simone D’Ascola indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Fortunato Morelli, giornalista, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Giuseppe Saraceno, scrutatore, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio a carico di Antonino Covani, responsabile, all’epoca dei fatti, del Servizio Elettorale del Comune di Reggio Calabria, indagato per concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico. In tutto sono otto gli indagati.

Le evidenze oggettive dei riscontri effettuati convergerebbero su precise responsabilità strumentali al progetto illecito del consigliere Castorina in un contesto collaudato di emissari reperibili al bisogno, consolidato da una vasta rete di amicizie, parentele, clientelarismi.

Significativa,  annota l’accusa, è proprio la vicenda delle sezioni nr. 172 e nr. 184 laddove l’immediata risposta alle difficoltà scaturenti dalla mancata assegnazione della presidenza aveva costretto Castorina a mettere in piedi un piano alternativo con il necessario coinvolgimento di soggetti fidati ed efficaci, ognuno per suo conto interprete di una o più mansioni assegnategli, secondo quello che è stato ricostruito come un meccanismo assai efficiente.

Tali azioni e metodi si sono concretizzati attraverso un’articolata tela di rapporti e amicizie di varia natura con i più disparati soggetti, talvolta sfruttando la loro indigenza, talaltra la loro dimensione postulante in ragione di eventuali ed indefiniti futuri favori da elargire.