Scoperta nel reggino una coltivazione di canapa indiana

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Proseguono i servizi finalizzati alla repressione del fenomeno della coltivazione di canapa indiana organizzati dalla Compagnia carabinieri di Roccella Jonica, con il supporto dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria e dell’ottavo Nucleo elicotteri di Vibo Valentia.

L’ultimo rinvenimento riguarda una piantagione di marijuana costituita da circa 300 piante alcune delle quali alte più di 4 metri, tutte ricche di infiorescenze.

La coltivazione si trovava in un terreno particolarmente impervio sul monte Limina, in località “Zoccolario-Scrisà”. La coltivazione – riferiscono i carabinieri -, era alimentata da centinaia di metri di tubo in polietilene mediante il cosiddetto impianto a goccia.

La piantagione, che è stata estirpata e distrutta in loco su disposizione dell’autorità giudiziaria di Locri, avrebbe portato alla criminalità, con la vendita al dettaglio, centinaia di migliaia di euro di guadagni illeciti.

Dall’inizio della stagione estiva la campagna di repressione ha consentito di rinvenire nella Vallata del Torbido circa 1.400 piante di canapa e di trarre in arresto quattro persone.