Eyphemos, procura generale chiede l’assoluzione per l’ex senatore Siclari

Carlomagno

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L’ex senatore Marco Siclari

Dopo la condanna di primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione nell’ambito del processo “Eyphemos”, la Procura generale di Reggio Calabria ha chiesto l’assoluzione per l’ex senatore di Forza Italia Marco Siclari, imputato per scambio elettorale politico mafioso. La richiesta è stata avanzata oggi dal sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Danilo Riva.

L’ex senatore era stato condannato perché, secondo l’accusa, sarebbe stato appoggiato dalla cosca Alvaro alle politiche del 2018. Nel capo di imputazione c’è scritto che “accettava a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta, la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al locale di ‘ndrangheta di Santa Eufemia della famiglia mafiosa Alvaro”. Nei mesi scorsi, anche il medico Galletta è stato assolto con il rito ordinario.

Se per Siclari la stessa accusa ha auspicato l’assoluzione, per gli altri imputati il sostituto pg Riva ha chiesto la conferma della condanna. Tra questi c’è il presunto boss Domenico Laurendi, detto “Rocchellina”, al quale erano stati inflitti 20 anni di carcere, e il boss Cosimo Alvaro condannato a 17 anni e 9 mesi.

Nell’operazione “Eyphemos” era stato arrestato anche il sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte e consigliere regionale di Fratelli d’Italia Domenico Creazzo che è stato assolto con il rito ordinario.