Caso Chievo, il Crotone parte interessata. Legale: “Processo infondato”

Carlomagno
Chievo Crotone
Un’azione in Chievo Crotone di maggio 2018 (Ansa)

Crotone ed Entella (squadra ligure che milita in serie C) sono state ammesse come parti interessate nel processo che si sta tenendo a Roma davanti al Tribunale federale nazionale della Figc presieduto da Roberto Proietti chiamato a giudicare la posizione di Chievo e Cesena deferite per presunte plusvalenze fittizie. Il presidente dei veneti, Luca Campedelli, ha inoltre chiesto di essere ascoltato. Il dibattimento ha subito una breve pausa e alla ripresa sono attese le richieste da parte della Procura federale.

La procura ha chiesto -15 punti. Il club calabrese e il Palermo ora sperano, ma resta cruciale comprendere se la procura federale condanni la società a scontare la penalizzazione nel campionato appena finito o quello ancora da cominciare. Sentenza attesa tra il 20 e il 24 luglio.

Legale del Chievo: “Processo infondato”
“Mi aspettavo una richiesta pesante da parte dalla Procura della Figc perché di solito quando si ha torto si fanno sempre richieste pesanti per suggestionare i tribunali. Più la richiesta è pesante e più è debole la proposta di deferimento”. Così Marco De Luca, legale del Chievo, commenta i 15 punti di penalizzazione chiesti dalla procura Figc nei confronti del club veneto per le presunte plusvalenze fittizie nel processo davanti al Tribunale federale nazionale. Se accolta, la richiesta comporterebbe la retrocessione del Chievo in serie B.

“E’ un deferimento fragilissimo che contiene errori marchiani anche nei numeri. Sono abbastanza fiducioso che gli errori commessi in sede procedurale vengano sanzionati anche duramente”, ha sottolineato il legale, sostenendo che “la procura si è rifiutata per due volte di ascoltare il presidente Campedelli e quindi l’improcedibilità sta nei fatti. E’ un deferimento completamente infondato e non possiamo non essere fiduciosi”.