E’ stato dissequestrato il Ponte del Diavolo, struttura in pietra che collega le gole del Raganello all’altezza di Civita, i cui sigilli erano stati apposti dalla Procura di Castrovillari per le attività investigative sulla strage di turisti avvenuta lo scorso 20 agosto nell’omonimo torrente.
“Riaprire almeno solo il ponte ai turisti ha un forte impatto sulla comunità di Civita – dice all’Agi l’avvocato Riccardo Rosa, legale del sindaco di Civita – perchè era come se a Roma avessero chiuso il Colosseo: i turisti, che ancora arrivano numerosi, per fortuna, chiedono di poterlo vedere”. “Civita è una cittadina che sta resistendo”, dice ancora il legale.
Intanto, dureranno ancora a lungo, forse per un paio di mesi, i sopralluoghi dei periti individuati dalla Procura di Castrovillari e dai 7 indagati, oltre che dalle parti offese, dopo la tragedia nel torrente Raganello.
Finora, dei 13 accessi previsti, ne sono stati effettuati solo due, di cui uno ieri, quando però il sopralluogo ha subito un parziale stop a causa del forte vento, che ha impedito di poter visitare la parte più alta delle gole.
Nelle prossime visite l’attenzione dei periti si concentrerà anche su alcune griglie di contenimento, che avrebbero dovuto evitare che si creasse un’ondata di piena come quella che ha travolto le vittime.