Sfiorata la tragedia stamane a Cosenza dove ad un posto di blocco dei carabinieri un’auto ha forzato l’alt investendo un sott’ufficiale dell’Arma. Il fatto è successo in via Romualdo Montagna, la strada che collega al ponte Pietro Mancini.
Il carabiniere investito, Salvatore Paternosto, 51 anni, è ricoverato all’Annunziata di Cosenza in prognosi riservata ma non verserebbe in pericolo di vita. A forzare l’alt dei militari è stata una Mercedes classe A che si è subito dileguata verso il centro storico della città. Scattate le ricerche il veicolo è stato rintracciato a stretto giro.
A bordo c’erano tre giovani di 27, 23 e 20 anni, rintracciati dopo, che sarebbero stati condotti in caserma e poi fermati. I tre, di cui non sono state fornite le generalità, avrebbero precedenti. Altri particolari in aggiornamento. Il conducente rischia di essere incriminato per tentato omicidio.
Per risalire alle loro identità, i militari dell’Arma cosentini sono partiti dall’auto abbandonata immediatamente dopo il fatto in una traversa della zona da dove i tre si sono allontanati a piedi per poi dileguarsi.
La vettura è risultata essere di proprietà di una donna ed era priva di immatricolazione ma circolava con una targa prova contraffatta. “È stata data una risposta pronta e immediata – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, colonnello Agatino Spoto – ad un fatto grave e deliberato. I tre sono stati rintracciati grazie al costante lavoro di attività informativa che i carabinieri svolgono quotidianamente sul territorio”.