E’ morto a soli 58 anni Gianluca Vialli, campione di calcio negli anni ’80/’90 che giocò con la Cremonese, Sampdoria, insieme a Roberto Mancini, nella Juve, e nella Nazionale azzurra. Il campione era malato da tempo per un tumore al pancreas ed è spirato a Londra.
Il suo prematuro decesso arriva dopo qualche settimana da quello di Sinisa Mihajlovic, anche lui deceduto dopo una lunga malattia.
Ex attaccante e poi allenatore, campione d’Italia con la Sampdoria nel 1990/91 e poi nel 1994/95 con la maglia della Juventus con la quale vinse anche la Coppa dei Campioni l’anno successivo. Talento vivido, trascinatore e leader in campo, un senso del gol misto a una tecnica che lo aveva portato a segnare anche gol bellissimi come quello forse più famoso in rovesciata alla ‘sua’ Cremonese nel 1994/95, oltre ad aver avuto l’onore di un soprannome (“Stradivialli”) dal grande Gianni Brera. Vialli è anche uno dei nove calciatori – unico attaccante – che hanno vinto tutte e tre le principali competizioni Uefa per club. Inoltre, detiene il record assoluto di realizzazioni in una singola edizione della Coppa Italia.
Nato a Cremona nel 1964, Vialli ha iniziato la sua carriera nella sua città natale, per passare poi nel 1984 alla Sampdoria, con la quale esordirà in serie A giocando in tutto otto campionati e conquistando tre Coppe Italia (1984-85, 1987-88 e 1988-89), una Coppa delle Coppe (1989-90) e uno scudetto (1990-91, anno in cui vinse anche la classifica cannonieri di Serie A con 19 gol).
Nella stagione 1992-1993, il trasferimento alla Juventus dove alzerà altri trofei prestigiosi: una Coppa UEFA, una Supercoppa italiana, un altro scudetto ed una Champions League, alza al cielo di Roma, indossando la fascia di capitano. A partire dalla stagione sportiva 1996-1997 il suo passaggio al Chelsea dove, nel 1998 dopo le dimissioni di Ruud Gullit, vestirà anche il duplice ruolo di giocatore/allenatore.
Con il club inglese Vialli – ricorda Huffington post – ha raggiunto altri numerosi successi come la Coppa d’Inghilterra, la Coppa delle Coppe, la Coppa di Lega, il Charity Shield (poi denominato Community Shield) e la Supercoppa europea. Un’esperienza, quella inglese, che poi Vialli trasferirà nel suo libro ‘The Italian Job’ pubblicato nel 2006 con il giornalista Gabriele Marcotti. Londra gli regalò anche l’amore di Cathryn, che nel 2003 Vialli sposerà e con la quale avrà due figlie. Meno fortunata, invece, la sua carriera in nazionale, con la quale Vialli ha collezionato solo 59 presenze senza mai trovare l’acuto, neanche nel mondiale giocato in casa nel 1990 agli ordini del ct Azeglio Vicini.
I funerali di Gianluca Vialli si svolgeranno lunedì 9 gennaio in forma privata a Londra, la città dove l’ex calciatore è morto a 58 anni e dove viveva con la famiglia. E nello stesso giorno, a Cremona, dove Vialli è nato, sarà lutto cittadino con le bandiere del palazzo comunale a mezz’asta.