E’ morto ieri mattina il professor Francesco Bruno, noto criminologo calabrese di fama nazionale ed internazionale. L’uomo è deceduto a 74 anni a Celico, centro della Presila cosentina, suo paese di origine.
Bruno, nel corso della sua lunga carriera, da professionista aveva analizzato diverse vicende, la più celebre quella del “Mostro di Firenze”, ovvero gli otto duplici omicidi che hanno visto come vittime otto coppie, tra il 1968 e il 1985, nella provincia fiorentina: “L’identikit era quello di una persona di buon livello socio-culturale, al contrario di Pietro Pacciani, che era un contadino, rozzo, ignorante, intelligente, furbo ma certamente non di elevato livello, o di medio livello socio-culturale”, disse tra gli studi televisivi più noti in
Ad annunciare la morte del professore – docente all’Università La Sapienza e all’Unical – è stato sui social il sindaco di Celico, Matteo Lettieri: “Questa mattina Celico piange la perdita di uno dei suoi più illustri concittadini, il prof. Francesco Bruno, medico e criminologo di fama internazionale. Il prof. Bruno era un luminare, impegnato nella risoluzione dei più efferati delitti italiani. Grazie ai suoi studi era stato possibile collegare gli omicidi del mostro di Firenze all’esoterismo”.
Ospite in vari programmi televisivi dedicati ai serial killer, tra cui quelli di Bruno Vespa e Maurizio Costanzo, Bruno pubblicò il primo studio universitario che collegava gli omicidi del Mostro di Firenze con l’esoterismo e il movente sacrificale nei primi anni Ottanta. Divenuto professore di Criminologia e medicina forense alla Sapienza nel 1987, negli anni ’90 collaborò con vari ministeri nella lotta alla criminalità mafiosa e alla droga.
“Piango la morte di un fraterno amico! Uomo sapiente giusto saggio è geniale modello di cultura etica scienza e irriducibile amore di Dio, dell’uomo, della Libertà e della Verità! Sia per tutto esempio e modello indimenticabile!!!”, ha scritto su twitter Alessandro Meluzzi, noto psichiatra e criminologo come Bruno.
Una professionalità all’avanguardia, quella di Bruno, fatta di studio clinico e di una capacità di analisi affinata dall’esperienza e corroborata da una partecipazione in prima linea sui casi criminali più noti e seguiti della storia del nostro Paese. Uno su tutti, il file del Mostro di Firenze: una vicenda che ha riscritto la grammatica investigativa e dominato nei palinsesti televisivi, oltre ad aver inquietantemente segnato l’opinione pubblica. Un mistero fitto e, a detta di Bruno fino all’ultimo, su cui ancora non sarebbe possibile scrivere la parola “fine”. Solo lo scorso anno, infatti, in un’intervista rilasciata a “La Verità”, Bruno sostenne che il serial killer poteva essere ancora vivo: “Secondo me è una persona che potrebbe avere la mia età, 75 anni. Credo che non ci siano motivi per essere sicuri che sia morto”.
I funerali di Francesco Bruno si svolgeranno a Celico. Bruno lascia la moglie Simonetta Costanzo, docente dell’università della Calabria e il figlio Alfredo. Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha espresso vicinanza alla famiglia del criminologo: “Il professore Francesco Bruno è stato vanto e orgoglio per Cosenza, la sua provincia e la Calabria intera e tutto questo ancor prima che la sua notorietà fosse notevolmente accresciuta dalle numerose trasmissioni televisive cui abitualmente veniva invitato e partecipava “. “Il fatto che oggi non sia più tra noi ci rattrista e ci priva di una grande figura nell’ambito degli studi di criminologia”, ha aggiunto il sindaco, “settore nel quale ha rappresentato una vera eccellenza e di profilo non solo nazionale”.