Europee, la Calabria premia i partiti di governo. Sale il Pd, crolla il M5s

Carlomagno

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In Calabria, dove vince l’astensione con una bassa affluenza di appena il 40,31%, il voto espresso alle europee premia i partiti al governo in Italia.

FdI, FI e Lega, infatti, a scrutinio quasi ultimato – 2.389 sezioni su 2.406 – migliorano il dato ottenuto alle politiche di due anni fa. Il primo partito nella regione è Fratelli d’Italia, migliorando di oltre un punto percentuale il risultato del 2022, seguito a breve distanza da Forza Italia-Noi moderati che ottiene il doppio dei voti ottenuti a livello nazionale dagli azzurri, mentre la Lega cresce di quasi 4 punti, ma perde oltre 20 punti rispetto al 34% del 2019. Migliora anche il Pd mentre crolla il Movimento 5 Stelle. Tra le candidature, non sfonda il generale Vannacci (in Calabria, ovunque è il primo eletto, ndr) che ottiene 8.136 consensi a fronte dei 57.761 voti presi dalla Lega.

I calabresi, dunque, premiano il partito della premier Giorgia Meloni che ottiene il 20,55%, migliorando il risultato delle politiche del 2022 quando ottenne il 18,98%. La Calabria si conferma la roccaforte – insieme alla Sicilia – di Forza Italia. Gli azzurri raggiungono il 18,01% dei consensi a fronte del 15,64%. Alle politiche, però, Noi moderati correva da solo e ottenne l’1,02%. Il risultato calabrese, conferma l’ottimo stato di salute del partito di Tajani, doppiando il risultato nazionale, e premiando il governatore Roberto Occhiuto, vice segretario nazionale di FI.

La Lega con il 9,19% dei consensi, migliora di quasi 4 punti il risultato delle politiche, quando si fermò al 5,72% ma rispetto, appunto, al 2019 perde oltre venti punti percentuali.

In miglioramento il Partito democratico, che passa dal 14,40% delle politiche ’22 al 15,92%, ma resta dietro al Movimento 5 Stelle, terzo partito nella regione nonostante il quasi dimezzamento dei voti ottenuti due anni fa, passando dal 29,36% al 16,08%.

Poco sotto il dato nazionale Alleanza verdi e sinistra con il 5,94%, ma con un balzo in avanti rispetto al 2022 quando ottenne l’1,74%.

I calabresi avrebbero premiato anche Matteo Renzi e Carlo Calenda. Stati uniti d’Europa, infatti, raggiunge il 6,08% e Azione il 4,18%. Alle scorse politiche, i due partiti correvano insieme e ottennero il 4,15%. Né Renzi&Bonino né Calenda entrano all’Eurocamera.

A livello di candidature, a scrutinio ancora in corso, exploit per la vice presidente della Regione, la forzista Giusi Princi, che ottiene 63.952 preferenze, oltre la metà di quelle di lista, risultando di gran lunga la più votata in Calabria.

Il secondo, in questa graduatoria, è Denis Nesci, europarlamentare uscente di FdI, con oltre 28mila voti. Buon risultato personale anche per l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico (M5S) con 27.325 voti. Ottimo risultato anche per l’ex sindaco di Riace Domenico ‘Mimmo’ Lucano che raggiunge i 22.616 consensi. Buona affermazione per il presidente del Consiglio regionale calabrese, il leghista Filippo Mancuso con 21.628 preferenze, che, in lista, è seguito dalla parlamentare Simona Loizzo con 15.388.

Alla luce di questi risultati, nella circoscrizione sud, Princi, Nesci, Tridico e Lucano dovrebbero risultare eletti.