La Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato l’assoluzione, già disposta in primo grado, nei confronti dell’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, di Forza Italia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso nel processo Farmabusiness, riguardante presunti illeciti nella vendita all’ingrosso di farmaci. Tallini è stato difeso dagli avvocati Enzo Ioppoli, Valerio Zimatore e Carlo Petitto.
La vendita dei farmaci sarebbe stata organizzata, secondo l’accusa, da componenti della cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri di Cutro (Crotone), che avrebbero investito i proventi delle attività illecite del clan con l’aiuto di imprenditori, esponenti politici e funzionari pubblici.
I giudici hanno anche assolto dall’accusa di associazione mafiosa Santo Castagnino, condannato in primo grado a 10 anni e 8 mesi, difeso dagli avvocati Vincenzo Cicino e Salvatore Perri.
Sconto di pena per Domenico Scozzafava, considerato il fulcro della truffa dei farmaci e il “trait d’union” tra la cosca Grande Aracri ed il mondo dell’imprenditoria e della politica.
Per Scozzafava la condanna in primo grado a 16 anni di reclusione è stata ridotta a 11 anni e otto mesi. Diminuite le condanne anche per Giuseppina Mauro ed Elisabetta Grande Aracri, moglie e figlia del “boss” della ‘ndrangheta Nicolino Grande Aracri, che sono state condannate, rispettivamente, a 13 anni e otto mesi ed otto anni di reclusione.
In primo grado le due donne erano state condannate a 14 anni ed a dieci anni e otto mesi. Nel processo era imputato anche il fratello di Grande Aracri, Domenico, avvocato, per il quale è stata confermata la condanna di primo grado a due anni e otto mesi.