E’ polemica sul Giro d’Italia 2019 dopo che gli organizzatori hanno estromesso le regioni del Sud. Nessuna delle ventuno teppe passa infatti da Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Una sola tappa è prevista in Puglia. L’edizione numero 102 del Giro toccherà solo le regioni del centro nord, nemmeno nella regione del nostro Vincenzo Nibali.
Sui social si è sollevato un polverone contro la decisione di RCS Sport, della rete RCS MediaGroup, il gruppo guidato dal patron di La7, Corsera e Gazzetta dello Sport, Urbano Cairo, che decide autonomamente (e a pagamento), dove e come organizzare le tappe del giro più importante, insieme al Tour de France, del ciclismo mondiale. Una scelta ritenuta “errata” che ha fatto scendere in campo il governatore della calabria Mario Oliverio.
“Nel 2019 un “Giro di Mezz’Italia”. Cose che stentiamo a credere”, afferma il presidente della Regione Calabria. “Siamo venuti oggi a conoscenza dagli organi di stampa – aggiunge Oliverio – del circuito e delle tappe previste per il Giro d’Italia 2019. Il Sud è stato cancellato. È grave – spiega il governatore – che una manifestazione popolare sportiva di lunga e vissuta tradizione come il Giro d’Italia escluda una parte importante del Paese come il Sud e le Isole. Ritengo sia opportuno riconsiderare questa proposta e definire un circuito inclusivo dell’intero territorio nazionale. Lo Sport, nel nostro Paese – conclude il Governatore della Calabria – ha sempre contribuito ad includere, ad unire e ad accrescere lo spirito di appartenenza a stessi valori ed ai colori dell’Italia”.
Il presidente Oliverio, però, conosce bene il funzionamento del “Giro” dato che in passato la Regione Calabria ha “aiutato” elargendo quattrini a diversi comuni che hanno ospitato il Giro. Di più: nell’edizione 101 la giunta regionale guidata sempre da Oliverio, stanziò 400 mila euro per il Giro in Calabria. Il fatto che oggi il governatore affermi la “gravità” dell’esclusione del Sud e della Calabria, lascia un po’ perplessi.
A maggio 2018, quando il Giro passò per la costa tirrenica calabrese (Pizzo Calabro – Praia a Mare), uno dei telecronisti Rai, parlò delle navi dei veleni a Cetraro. Un telecronaca che suscitò molte polemiche politiche e non solo.