REGGIO CALABRIA – La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha eseguito il fermo di numerose persone accusate di essere fiancheggiatori dei boss di ‘ndrangheta Giuseppe Crea e Giuseppe Ferraro arrestati a gennaio scorso dopo una latitanza durata, rispettivamente, 10 e 18 anni, e Antonio Cilona.
I provvedimenti sono stati eseguiti su disposizione della Dda reggina. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, favoreggiamento personale e procurata inosservanza della pena. Crea e Ferraro, inseriti nell’elenco dei latitanti pericolosi, furono individuati e arrestati dagli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo, in un bunker in metallo, a Maropati.
Con loro avevano un arsenale di armi ed esplosivo oltre a denaro e documenti. In seguito venne ricostruita l’intera filiera dei fiancheggiatori dei due, individuando ruoli e contributi forniti dai singoli. Al’interno del covo, ricavato nella roccia, vennero trovati anche i resti di una cena a base di ostriche.